1. La mia ragazza (3)


    Data: 25/06/2019, Categorie: Etero Autore: Re Artù, Fonte: EroticiRacconti

    ... arrivo di Francesco non avesse rovinato il gran lavoro fatto da Antonella. “Va bene, va bene” rispose nervosamente Antonella, forse temeva come me per la sua opera,”adesso vai, su vai” e gli indicò la porta. Francesco, si avviò, lanciando un ultimo sguardo a quelle due donne che avevano fatto sesso e sembravano molto soddisfatte della loro performance.
    
    La stessa sera Francesco si presentò tutto in tiro con al fianco una bionda notevole, che, a prima vista, non piacque a nessuno della famiglia: aveva un'aria, non so spiegarmi, da donna vissuta, quasi da mignotta, vestita in modo vistoso, truccata pesantemente, minigonna, quinta di petto; come era caduto in basso e certo non poteva essere questa la “sistemazione” che sperava la mamma per il suo primogenito. Eravamo tutti presenti : mamma, papà, Antonella con il suo Luigi, io ed appunto Francesco e Sara, questo il nome della biondona. Tutti seduti attorno alla tavola apparecchiata per le grandi occasioni con Katia che serviva le pietanze preparate da un famoso catering della città. Mi sembrava un po' troppo per l'occasione, ma siamo abituati così; il vino scorreva e con il passare del tempo il tono delle voci si alzò, la bionda rideva sguaiata, ad un certo punto la sua mano sparì sotto la tavola e Francesco cambiò colore e cominciò ad agitarsi sulla sedia, suscitando l'ilarità contenuta degli altri commensali, che avevano capito che cosa stesse succedendo lì sotto: forse era così che ...
    ... lo aveva conquistato, ma era come se fosse stato il segnale: mia sorella sparì sotto la tavola, mia madre si alzò, prese per mano mio padre e se ne uscirono dalla stanza, solo io ero rimasto da solo allora rivolsi lo sguardo da cane bastonato a Katia, che, in principio se ne rimase sulle sue in piedi vicino alla porta, ma, poi, forse mossa a compassione, si sedette vicino a me, nel posto lasciato libero da Antonella, impegnata in uno dei suoi soliti pompini con ingoio a Luigi, e iniziò a carezzarmi la patta. Potevo sentire il suo profumo misto a quel non so che di selvatico che hanno le ragazze di colore quando sono eccitate, non mi guardava, ma la sua mano cercò la chiusura lampo ed aprì i pantaloni; a quel punto le presi la mano e la portai alle labbra e poi cercai il la sua bocca con la mia: finalmente mi guardò negli occhi e vi lessi timore ma anche desiderio: la baciai, dischiuse le labbra e permise alla mia lingua di insinuarsi nella sua bocca e poi la sentii rispondere; la feci accomodare sulle mie ginocchia e con la mano le carezzai le cosce: erano come mi ero immaginato:lisce e vellutate, una sensazione unica. Nell'abbraccio sentivo contro il mio petto i suoi seni duri,non stavo più nella pelle, il cazzo mi era gonfiato fino a scoppiare, ma non volevo bruciare le tappe: Katia aveva bisogno di tempo, si doveva fidare completamente di me: Ci alzammo ed uscimmo dalla stanza lasciando mia sorella ed il suo Luigi ai loro giochi. 
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