1. La mia ragazza (3)


    Data: 25/06/2019, Categorie: Etero Autore: Re Artù, Fonte: EroticiRacconti

    ... lingua mi carezzava il glande, primo di prenderlo tutto in bocca. Cercai di dimenticarmi che quella donna inginocchiata davanti a me che si trastullava con il mio cazzo fosse mia madre e la scopai in bocca fino a venire in una serie di scossoni che lei ammortizzò seguendo il movimento sussultorio del mio pene ed ingoiò tutto il liquido che le avevo scaricato in bocca. Si alzò, come se nulla fosse mi baciò sulla guancia ed indicando i monitor:”La prossima volta chiamami..sono sempre a disposizione per il mio figliolo..! Ah ero venuta per dirti che Francesco ti vuole a cena per presentare la sua nuova ragazza. Mah!” e uscì. Chiusi subito la porta e riaccesi i monitor che mi riportarono delle immagini che non avrei sperato: le due ragazze , completamente nude, erano impegnate in un torrido sessantanove: Katia stava sopra e leccava la figa di mia sorella alzando ed abbassando la testa come un nuotatore impegnato in una gara in stile rana: mi soffermai a guardare il suo corpo, che sotto le luci tenui della stanza, luccicava dal sudore, era sinuosa come una gatta, la pelle mi appariva liscia e vellutata, il culo era perfetto e i due seni non si muovevano, per cui dovevano essere di marmo. Indirizzai l'obiettivo fra le gambe di Katia dove la lingua di Antonella si confondeva con il rosa della sua figa: in un attimo Katia si girò, si stese sulla schiena, prese fra le mani la testa di mia sorella e la tenne ferma, mentre con il bacino si struffava sul suo viso e sulla sua bocca. Era ...
    ... chiaro che la sua gioventù aveva preso il sopravvento sui brutti ricordi e, mentre il mio cazzo rialzava la testa, invidiavo Antonella che stava gustando tutti gli umori che ora, non più repressi, dovevano fuoruscire dalla quella figa pazzesca. Katia ebbe un orgasmo vulcanico, con la testa di Antonella stretta fra le cosce , fino quasi a soffocarla, dopo parecchi secondi di sussulti Antonella riuscì a liberarsi e la sentii dire: “Cazzo, Katia, mi strangoli, ma sono contenta che tu abbia goduto, ma adesso vorrei anch'io godere, che ne dici?” Katia non se lo fece ripetere. Si tuffò sulla figa di mia sorella e la leccò, la penetrò con le dita fino a che anche lei non fu scossa da un orgasmo che le lasciò distrutte sul letto, con i petti che si alzavano ed abbassavano all'unisono, le mani intrecciate e con gli sguardi persi .
    
    In quel momento la porta della camera delle due ragazze si spalancò ed entrò mio fratello maggiore che stava dicendo qualcosa, ma le parole gli si gelarono sulle labbra ed assunse un aria da perfetto imbecille, non sapendo dove guardare: “ Te bussare no eh!. Che cazzo vuoi?” gli chiese mia sorella senza fare alcun tentativo di coprire le sue nudità, mentre Katia aveva preso il lenzuolo e se lo era portato sino alla bocca. “Ero venuto semplicemente ad invitarti a cena per farti conoscere la mia ragazza, naturalmente con tutto il resto della famiglia” rispose impacciato, con lo sguardo che andava dalla sorella a Katia; dentro di me speravo che l'improvvido ...