1. Avventura in hotel - seconda parte


    Data: 24/06/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: segati, Fonte: EroticiRacconti

    Segue da : avventura in hotel – prima parte
    
    Prologo: Lex ha portato la sua compagna in albergo per un week end di BDSM, tutto è pianificato ma…
    
    Eva, questo era il nome di lei, immersa nel suo ruolo, era decisa ad assecondare Lex in ogni sua richiesta, cosa che poi la eccitava silenziosamente.
    
    Si accosto al divanetto, e con studiata calma inizio a spogliarsi. Si levo le scarpe mostrando i suoi piedi curati e aggraziati, che spesso lui adorava e solleticava quando lei era bloccata. Quindi fu la volta dei pantaloni, che sfilò con qualche difficoltà visto l’oggetto che ancora era immerso nella sua vagina. Quindi si sbottono la camicetta rimanendo alla fine con il solo reggiseno e gli slip. Era il momento che lei sapeva bene far impazzire Lex; Nonostante avesse superato i 40 la pelle di Eva era bellissima, senza un imperfezione, liscia. E cosi il suo seno, prosperoso, di cui lei andava fiera. Lei quando la vedeva così iniziava a sudare freddo…sentiva pulsare la voglia di saltarle addosso, ma sarebbe poi stata la fine del gioco, e, quindi, per trattenersi doveva distogliere lo sguardo. Obbediente, Eva, si sfilò il reggiseno, mettendo fine al rischio di interrompere quelli che erano i programmi, liberando i suoi seni all’aria. Rimanevano le mutandine, che nel frattempo si erano inumidite…
    
    La stagione non era il massimo per stare nudi in camera, lo sapevano entrambi, ma era parte della punizione che lei avrebbe affrontato. Fuori, nel frattempo, la pioggia non aveva ...
    ... smesso di cadere, ed , anzi, veniva con più vigore, e la temperatura era calata. Cosi che i capezzoli, appena liberati ed esposti, risultarono gonfi e vistosi come raramente succedeva. Questa cosa la turbava perché sapeva bene come quella visione stuzzicava il suo padrone… ed infatti lui non tardò ad avvicinarsi e, presi fra le dita, inizio a saggiarne la consistenza torcendoli leggermente e ripetutamente in entrambi i sensi, strizzandoli. Lei gemette , una specie di “scossa” l’attraverso dalle aureole verso il cervello….prima con una sola mano, poi con entrambe, martorizzò i suoi capezzoli quel tanto che basta per vederla piegare per cercare di sfuggirgli. Questa cosa non fu gradito da Lex che dovette immediatamente imporre la sua autorità, cosa che non voleva fare così presto.
    
    La prese per un braccio e quindi una mano avvinse il collo di lei portando la sua testa vicina a quella di lui, che con un sibilo le mormoro negli orecchi “come ti sei permessa ?” “chi ti ha detto di muoverti ?” il suo sguardo la fulminava, e lei non poté che cercare pietà. Era tutta una messa in scena, lo sapevano entrambi, ma erano i loro ruoli che rendevano tutto più bello e profondo. “ora lo sai che ti dovrò punire severamente per aver rifiutato il mio contatto ?”…lei scossa la testa, sapeva bene che lui godeva nel incutere terrore.. Lex non la fece aspettare molto, dopo averla distanziata da lui, sempre trattenendola, con la mano libera le mollo una sberla. Lei non rifiato, nonostante il calore ed ...
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