1. Le due taccheggiatrici – Capitolo 5 – Epilogo


    Data: 21/06/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: William_Kasanova, Fonte: RaccontiMilu

    ... scopare.
    
    Marianna fece qualche passo indietro, confusa da quanto stava succedendo. Incapace di scegliere cosa fare, fece l’unica cosa che le sembrò intelligente e, appoggiandosi a Francesca non meno confusa di lei, la spinse fuori dall’ufficio, praticamente scappando.
    
    La voce di Borio, nuovamente tagliente come una lama, le raggiunse mentre uscivano nei corridoi del centro commerciale. – E non osate mai più farvi vedere qui in giro!
    
    Senza voltarsi indietro, le due ragazze corsero, per quanto fosse possibile a Marianna, fuori dalla zona degli uffici, nella folla che popolava il tardo pomeriggio la galleria e, dopo aver avvistato uno degli uomini che le aveva possedute, si nascosero dietro un capannello di persone intente a parlare delle imminenti ferie e, senza farsi vedere, uscirono nel parcheggio ormai pieno di macchine.
    
    Superarono a passo svelto un paio di blocchi di parcheggi, schivando i carrelli carichi spinti da operai stanchi e massaie che dovevano correre a casa a preparare la cena, poi, allontanatesi abbastanza dal centro commerciale, si fermarono, si guardarono e scoppiarono in una risata.
    
    Francesca con una manata diede una pacca sulla schiena di Marianna, piegata in due dalle risate. – Cosa avevi detto? “Secondo me questa volta ci va male”?
    
    Marianna si raddrizzò, passandosi una mano sotto un occhio per tergersi una lacrima che le stava solcando una gota. – Ah… quanto mi sono sbagliata: questa volta ne abbiamo trovati di giovani e ben dotati. La ...
    ... volta migliore, fino ad ora. – commentò.
    
    – E parecchi. – aggiunse Francesca, soddisfatta. – Mi sono proprio divertita. Unico appunto l’ufficio, soffocante e freddo.
    
    – Fottutamente freddo. – concordò l’altra. – Quando mi ha fatto sdraiare sul tavolo, sembrava di stendersi sul ghiaccio.
    
    Si avviarono verso la pensilina della fermata del pullman, Marianna che sembrava zoppicare.
    
    – Adesso che ti hanno sfondato il buco del culo, lo darai al tuo fidanzato?- chiese Francesca, porgendole un braccio per farla appoggiare.
    
    Marianna lo prese come le vecchie comari che vanno spettegolando per la piazza del paese. – Sì. – rispose. – Tra un paio di mesi, quando riuscirò a sedermi di nuovo.
    
    La loro risata fece voltare parecchie teste di persone intente a caricare la spesa sulla loro auto. Marianna, però, pensò che il cazzo che le aveva sverginato il sedere avrebbe voluto trovarselo davanti: quella sarebbe stata un’esperienza che avrebbe preferito davvero di più. Peccato, si disse…
    
    – Se non te lo scopi tu domani, – disse Francesca con un occhiolino, – posso rimediare lunedì quando viene al lavoro. Oh, sì: verrà al lavoro in tutti i sensi.
    
    – Che troia che sei. – commentò con un sorriso la bionda. – Solo perché mi sono spompinato il tuo una sera che eravamo tutti al bar.
    
    – Almeno lui quando sborra non ti strozza come il capo di quelli là. – disse Francesca, indicando come un cenno del capo il centro commerciale.
    
    Marianna preferì non commentare. Borio era un uomo ...