1. Maria, una calda monellina


    Data: 12/06/2019, Categorie: Etero Autore: cd1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... strusciarsi su di me, muovendo il bacino su e giù eccitandosi ed eccitandomi sempre di più. Quando restammo senza fiato, finimmo di baciarsi e ci avviammo verso la mia macchina quasi di corsa.
    
    -‘Da me o da te ?’ feci, quando arrivammo alla macchina, mentre le aprivo la portiera.
    
    -‘Abito con i miei’ rispose.
    
    Mi misi al volante e, con la massima velocità ammessa dal traffico, mi diressi verso casa. Ma era un guidare alquanto faticoso, con una mano sul volante e l’altra che andava dal cambio alla sua passerina scoperta, mentre lei mi massaggiava il pacco. Aveva cercato di aprirmi i pantaloni ma l’avevo fermata, per non farci fermare per atti osceni dalla polizia. Comunque, in meno di venti minuti arrivammo alla mia villetta, posteggiai e corsi ad aprirle la portiera. Tenendola per mano, entrammo in casa, eccitati da morire.
    
    Ci spogliammo vicendevolmente mentre ci dirigevamo verso la camera da letto, dove arrivammo nudi. A quel punto, lei s’inginocchiò davanti a me per prendermi il cazzo in bocca e la lasciai fare per un po’, poi la presi per le mani e la feci stendere sul letto, dove iniziammo a baciarci e carezzarci a vicenda, con il mio uccello che spingeva sul suo pancino piatto.
    
    Dopo un po’, la feci stendere prona ed iniziai a carezzarla molto lentamente e molto delicatamente, sfiorandola appena con i polpastrelli mentre iniziavo a baciarle il collo, a mordicchiarle le orecchie. La mia mano seguiva lentamente la curva delicata della sua schiena, poi ...
    ... risalivo, poi ridiscendevo fino alle colline delle sue chiappette. Lei per un po’ rimase in silenzio poi, man mano che l’eccitazione saliva, iniziò a sospirare. Allora iniziai a posarle dei baci delicati sulla schiena, sull’incavo delle reni, sul culetto, posando appena le mie labbra sulla sua pelle morbida. La mia mano aveva iniziato a carezzarle le gambe, su e giù, risalendo lungo l’interno di una coscia prima e dell’altra poi, fino ad arrivare vicino al suo buchetto ma senza mai toccarlo.
    
    Lei iniziò a fremere ed allora la feci voltare a pancia in su. Ripresi a baciarle e carezzarle le gambe, che lei aprì, invitante. Ma non la sfiorai neppure e ripresi a baciarle delicatamente la faccia, gli occhi, il nasino, le labbra. Lei tirò fuori la lingua e la sfiorai appena con la mia. Le baciai il collo mentre la mia mano le sfiorava appena il seno, con i capezzoli che erano diventati duri come il marmo. Glieli fiorai appena con il palmo della mano. Scesi a baciarle il seno, le succhiai delicatamente i capezzoli, glieli mordicchiai delicatamente ed a lungo mentre la mia mano le carezzava il pancino piatto, le mie dita s’intrufolavano fra i serici peli che ornavano il suo monte di venere.
    
    Oramai, fra brividi e sospiri lei iniziava ad agitarsi. Continuai a baciarla delicatamente fino ad arrivare vicino alla passerina ma poi passai a baciarle le gambe fino ad arrivare ai piedi. Le baciai le dita uno per uno e poi le allargai la gambe ed iniziai a baciarle e carezzarle l’interno coscia, ...
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