1. La storia di Elle


    Data: 11/06/2019, Categorie: Incesti Autore: maxtaxi, Fonte: RaccontiMilu

    ... zombi!
    
    Vestita, iniziarono già in casa a farmi mille foto assieme ai miei fratelli. Tutti e tre impeccabili! Loro in giacca e cravatta mentre io con un abito di raso bianco trattenuto da delle spalline a filo. Visto che il mio malessere non era sufficiente, ci misero del loro anche le mie cugine, vollero truccarmi e cosi agghindati ci recammo in chiesa. Misi un copri spalle e un velo in testa, ma come uscimmo fummo sommersi dagli amici dei nostri genitori cui ci fecero mille complimenti che continuarono anche a pranzo. La tortura non era finita ed ecco che mentre i miei fratelli e gli altri ragazzi poterono togliersi la cravatta e la giacca, per noi ragazze questo non poteva avvenire. Loro giocavano e noi sedute sempre a parlare di cose futili che non mi interessava per niente e poi c’era questa tipa che le avrei strappato i capelli!!!
    
    ‘E io qui e io li…’ Ogni tanto si aggiustava il vestito per far vedere che aveva due bocce incredibili e ogni volta notavo con una certa invidia che portava il reggipetto. Il vestito era molto scollato e fatto apposta come se avesse voluto mettere in mostra la parte superiore del seno e il gesto che faceva apparentemente per aggiustare qualcosa, era come se volesse esporre e mettere in vendita i due meloni come se fossimo al mercato. Che se li aggiustava a fare se si vedevano bene sia prima che dopo non so! Secondo me lo faceva apposta per farsi guardare!
    
    Anche noi altre ragazze per imitazione ci comportavamo come lei, ma mentre per ...
    ... alcune di loro era facile, io ero nell’impossibilità di imitarla sia per mancanza di seno sia perche non portavo nulla sotto al vestito. Non vedevo l’ora di alzarmi e togliermelo di dosso e strapparlo per non vederlo mai più!!!
    
    Finalmente, con una scusa sono riuscita a farmi portare a casa grazie ad alcuni cugini che dovevano andare via prima. Per tutto il tragitto non ho fatto altro che ringraziarli anche se loro hanno continuato ad adularmi per come ero bella ed altre cavolate simili. Io non vedevo l’ora di arrivare a casa e spogliarmi e lavarmi la faccia per poi buttarmi a letto con l’aria del ventilatore addosso.
    
    Giunta in casa, ho visto come sempre lo zio sdraiato a letto. Per tutto il tempo era restato nascosto. Non voleva far parole con il resto della famiglia e penso anche perché non voleva dire il motivo reale per cui non poteva uscire e venire a messa e poi al ristorante con noi. Arrivata in casa, la prima cosa che ho fatto è stato di mettere la testa nel frigo e bere qualcosa di fresco. Poi ho cercato di togliermi il vestito, ma non potevo. C’era una cerniera posteriormente e non ci arrivavo senza aiuto.
    
    Ho visto lo sguardo meravigliato e stupito dello zio che mi osservava senza spiaccicare parola e devo dire che mi sono sentita un poco in imbarazzo.
    
    ‘Ti piace? Non farci l’abitudine. è solo per oggi!’
    
    Mi ammiravo riflessa allo specchio e come non dargli torto. Mi piacevo anche io. Il cerchietto sulla testa incorniciava la faccia esaltando la figura e i ...
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