1. La storia di Elle


    Data: 11/06/2019, Categorie: Incesti Autore: maxtaxi, Fonte: RaccontiMilu

    ... dovevano essere svuotati dal sapone e… Si lo so! Come vi ho detto ero ingenua, ma questo mi avevano detto furbamente loro e nessuno si è degnato di smentire e poi il termine sega, sapevo che serviva per sborrare mentre i maschi di casa si liberavano del sapone che gli era entrato…. Ed erano molto puliti anzi, eravamo molto puliti!
    
    Dico questo perchè anche io mi lavavo spesso, con loro, e le loro attenzioni e sfregamenti mi facevano sentire sempre strana e bene’ e mi piaceva. Dal canto mio, non mi tiravo indietro a fare quello che facevano a me, ma con la variante che se mentre le prime volte me lo chiedevano poi divenne abituale nel prendere il loro pistolino, anzi, il loro cazzo e muovere la mano per aiutarli a togliere il sapone che era entrato. Per me era un atto normale, quasi quotidiano.
    
    In tutto questo, la nostra famiglia andava avanti bene anche se avevamo mille difficoltà economiche! Le nostre vacanze le abbiamo passate sempre a casa o nei boschi attorno al paese in cerca di refrigerio dalla calura estiva. Tal volta si andava al mare ed era una festa! Potevo sfoggiare il bikini da bagno e indossare il reggipetto anche se non vi era molto da nascondere. Infatti, puntualmente non lo tenevo mai molto allacciato addosso perché fra tuffi e giochi con i miei fratelli questo mi si slacciava o si spostava e io, dopo l’ennesima volta che lo mettevo a posto, infine lo toglievo.
    
    Anche in questi frangenti, l’unione e l’amore della nostra famiglia si vedeva. Ci ...
    ... spalmavamo la crema solare uno con l’altro e non trovavo strano che mi spalmassero la crema sul petto. Lo facevo anche io a loro e in più provavo un certo formicolio piacevole quando lo facevano, esattamente le stesse emozioni che provavo in bagno con l’uno o l’altro! Era come se vivessi in un mondo tutto mio, fatto di amore e semplicità!
    
    Tutto questo non poteva andare avanti per sempre. Ci sono tappe nella vita che ti obbligano a maturare, a cambiare’ Questo è avvenuto il giorno della cresima, ma i segnali vi erano tutti già da tempo.
    
    Sapevo in cuor mio che avrei dovuto indossare un abito con tanto di gonna, ma era come se questo non mi riguardasse e quando invece sono stata costretta ad andare a misurarlo dalla sarta, sono quasi svenuta e l’avevo solo visto, figurati! Non indossavo una gonna dal tempo della comunione e non vi dico la litigata che è scaturita nel negozio con mia madre.
    
    Ditemi voi come si può correre dietro ad un pallone o ad andare in bici con la gonna!?!?!? Che dire poi delle scarpette di vernice? Quelle da ginnastica sono tanto comode che non hanno eguali con niente!
    
    Così, se mentre la domenica precedente ero vestita con maglia, maglietta e jeans come ogni altro giorno, in quella drammatica domenica mi alzai dal letto solo perché fu lo zio a tirarmi giù di peso e come imboccai il corridoio per andare in cucina a fare colazione, vidi il mio abito appeso sulla porta della camera dei miei genitori e i successivi passi era come se fossi diventata una ...
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