1. Che scopate in quella sauna (parte 3)


    Data: 10/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: divisanera, Fonte: Annunci69

    ... Andrea oggi?”
    
    “Veramente no, ancora non si è fatto vedere.”
    
    Andrea? Proprio come il suo amico, per un attimo Giorgio pensò che si stessere riferendo proprio a lui, visto che era diventato un cliente assiduo, ma quanti altri Andrea dovevano esserci a Roma?
    
    I due continuavano a parlare.
    
    “Se quella gran puttana si fa vedere, giuro che glielo sbatto in culo oggi!”
    
    “Fai bene, la scorsa settimana mi ha fatto un bocchino talmente bello che non ho resistito, mi ha fatto venire subito, avrei voluto scoparlo anche io invece.”
    
    La conversazione si faceva interessante, parlavano di un certo Andrea come se fosse la più grande delle troie, chissà se veramente parlavano del suo amico.
    
    Chiuse un istante gli occhi e sospirò, quando gli riaprì guardò ancora i due uomini davanti a lui, questi erano seduti comodamente, appoggiati con le spalle al bordo della vasca, con le braccia aperte, i corpi dolcemente cullati dall’acqua e massaggiati dalle bolle dell’idromassaggio. Abbassò un po’ lo sguardo, non poté non notare che, in puro stile “periscopio” i loro cazzi uscivano dall’acqua.
    
    “Ammazza che nerchie.” Pensò.
    
    Poi i due uomini si alzarono e uscirono dalla vasca, lui li seguì con la coda dell’occhio e li vide entrare nel famoso bagno turco buio.
    
    A questo punto non restava altro che provare anche questa nuova esperienza, dentro di se sentiva che la giornata non era ancora finita e che poteva divertirsi ancora, il suo cazzo non ne aveva abbastanza e neanche la sua ...
    ... mente era ancora soddisfatta.
    
    Uscì dalla vasca, infilò le ciabatte, si legò l’asciugamano in vita ed entrò.
    
    Era caldissimo dentro, una nebbia fittissima non permetteva di capire la grandezza della stanza e neanche quante persone ci fossero dentro.
    
    Lui sapeva che almeno tre dovevano esserci, ma non riusciva a distinguere nulla.
    
    Iniziò a camminare lentamente e con le mani avanti per paura di cadere o di inciampare in qualche gradino inaspettato. Piano piano la vista si abituò al buio, non che fosse buio completamente, c’era solo una luce che filtrava da una parete fatta di vetro opaco, ma decisamente non sufficiente a capire dove mettere le mani e soprattutto i piedi.
    
    Riuscì a trovare dove sedersi, c’erano dei sedili di pietra ricavati nella parete, stese l’asciugamano e si sedette appoggiandosi con la schiena. La sua posa preferita, a Roma si definirebbe stare svaccato, praticamente a cosce larghe, seduto quasi con la schiena.
    
    Cosi rimase per qualche minuto, ogni tanto si accarezzava l’uccello. Vedeva persone che entravano e uscivano, ma non aveva percepito nulla di “porco”, o almeno non ancora.
    
    Poco dopo un uomo si sedette al suo fianco, spalancò l’asciugamano e rimase nudo a cosce aperte.
    
    Dopo qualche istante, Giorgio, sentì il rumore di uno “smanettamento”, si girò verso l’uomo, ora riusciva a vedere meglio, lo vide in piena masturbazione, il cazzo bello largo. Si stava facendo una sega proprio di fianco a lui, e come ci dava dentro.
    
    Le gambe si ...
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