1. Esperienza dom. prima parte


    Data: 10/06/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: SerioDiscreto, Fonte: Annunci69

    ... di più presa dall’eccitazione delle prove che doveva eseguire e seppure il marito la prendesse quasi sempre canonicamente con delle durate (a sentire lei) che non la soddisfacevano completamente si sentiva nonostante tutto molto più appagata.
    
    Le nostre mail proseguirono per due mesi circa quasi quotidianamente dopo di che la invitai a casa mia.
    
    Facendo un orario part time di mattina e lavorando il marito fino a sera poteva liberarsi di martedi pomeriggio dato che il figlio era con i nonni. Stabilimmo che ci saremo visti direttamente a casa mia senza preamboli che avessero potuto mettere in discussione l’incontro e che io sarei stato, dal suo ingresso in casa, il suo Padrone.
    
    Il martedi arrivò. L’appuntamento era per le 14.30 e devo dire che ero emozionato anch’io ma con del contegno che non so dove ho trovato mi sono rilassato in attesa dell’ora. Alle 14.40 non era ancora arrivata, iniziai a pensare che avesse cambiato idea e non mi sarei nemmeno sorpreso troppo anche se non avevo affrettato i tempi e avevo dimostrato di essere una persona seria dando l’indirizzo di casa mia.
    
    Alle 14.45 suona il campanello, attendo almeno 30 secondi e poi apro il portone di casa. Sento dei tacchi salire le scale ed eccola di fronte a me.
    
    Non dico niente e lei non parla per l’emozione, allora prendo la situazione in mano e le dico:
    
    - “lo sai che ti costerà caro questo ritardo?”
    
    - “lo so Padrone, ma non trovavo la via”
    
    - “dovevi prenderti per tempo, ora entra vai ...
    ... di là in sala, spogliati e rimani con solo i tacchi e il collare.”
    
    - Padrone non posso avere segni sul corpo altrimenti dovrò dare delle spiegazioni a mio marito”
    
    Dicendolo capivo benissimo della paura di fare qualcosa di sbagliato e di dover pagare a casa per questo ma le risposi a tono:
    
    - “E’ un problema tuo, vorrà dire che per qualche giorno non ti spoglierai di fronte a lui ahahah!. Ora non discutere più e spogliati in sala!”
    
    Trasalì e fremette allo stesso tempo per tutte le paure e i pensieri che le balenavano nel cervello ma… obbedì.
    
    Aveva comprato per sè un collare rosso acceso, le donava devo dire, peraltro aveva un corpo stupendo per l’età, non un filo di grasso o cellulite, direi nervoso e muscolare nonostante la magrezza.
    
    I capezzoli erano inturgiditi e ritti credo più per la carica di emotività appena ricevuta che per la voglia.
    
    Appena nuda sulle scarpe nere con tacco 10 le ordino perentoriamente di mettersi in ginocchio di fronte al suo padrone. Il pavimento è piastrellato duro e già immaginavo i segni sulle sue bianche ginocchia. Lei obbedì immediatamente, poi le feci mettere le mani dietro la testa e le gambe leggermente allargate. Mi piaceva ammirarla così, offerta.
    
    Senza dire una parola la accarezzai prima sulla testa e poi scendendo sui seni, molto dolcemente. Colsi un fremito di piacere così strinsi forte un capezzolo dicendole:
    
    - Ora finchè sei qui sei mia, non ti è concesso godere se non te lo dico io, hai capito?”
    
    - Si ...