1. 06 – Cosa ha capito Viviana?


    Data: 09/06/2019, Categorie: Lesbo Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    “Tu non me la conti giusta”, disse Viviana spegnendo la sigaretta nel posacenere.
    
    Cristina la guardò dall’altro capo del tavolino del bar senza dire nulla.
    
    “Ti conosco da una vita – continuò la cognata – e uno come Augusto non potrebbe mai essere un tuo amico, e meno ancora il suo socio, non ricordo come si chiama”.
    
    “Salvatore”, disse Cristina, più che altro per smettere di tacere.
    
    “Giusto. E poi Sabina! Come se non mi ricordassi di lei, di tutte le volte che me ne hai parlato male, che mi hai detto che non faceva nulla e guadagnava quanto te! E ora vuoi farmi credere che siete diventati tutti amici? Ma fammi il piacere!”.
    
    Si accese un’altra sigaretta e richiamò l’attenzione del cameriere.
    
    “Vogliamo poi parlare anche dello spettacolino a cui ti sei prestata l’altra sera? – proseguì sempre più infervorata – Tu! Tu che non hai mai fatto neppure topless in spiaggia, tu che per cambiarti un costume erigi una palafitta attorno a te anche se la spiaggia è deserta….ebbene, improvvisamente decidi di spogliarti in pubblico!”.
    
    “Era una scommessa….”, provò a giustificarsi Cristina.
    
    “Era una scusa, Cris, non prendermi per stupida!”.
    
    Si interruppre e ordinò un caffè al cameriere.
    
    “Sai cosa penso?”, le chiese in tono di sfida.
    
    Cristina alzò le spalle, anche se dentro di sè si sentiva morire.
    
    “Penso che tu stia subendo un ricatto da parte di quelle persone, e che la scena dell’alttra sera fosse una dimostrazione del fatto che tu sei fedele, fino al ...
    ... punto di spogliarti in pubblico. Cosa altro, Cris? Gli paghi un pizzo? Ti stanno minacciando?”.
    
    Cristina non sapeva cosa rispondere. Sua cognata aveva visto bene, era vero che c’era del “non detto” tra loro. Però come avrebbe potuto dirle che quelle persone non la ricattavano, anzi, era stata lei a rivolgersi a loro per avere un aiuto?
    
    Sopratttutto, come avrebbe potuto spiegare in cambio di cosa lei avrebbe ricevuto l’aiuto?
    
    La voce di Viviana la distolse dai suoi pensieri. “Ho deciso di agire secondo coscienza, e andrò a denunciare la cosa alle autorità”.
    
    Cristina si sentì svenire. “Viviana, ti prego, non farlo!”, ribattè.
    
    La cognata scosse la testa, risoluta.
    
    “Lo so che tu, come tutte le vittime di ricatti, sei la prima a non volere giustizia, ma se non parlo divento tua complice. Ho deciso, un giorno mi ringrazierai”, disse.
    
    “Viviana, veramente devi credermi, hai capito male!”, la implorò Cristina.
    
    “Ho capito benissimo, e questo tuo panico me lo dimostra. Quei due erano due mafiosi, si capisce lontano un chilometro. Ma io ho il dovere di proteggere la mia famiglia”.
    
    Si alzò di scatto, buttò sul tavolino delle monete per pagare il conto e si allontanò velocemente.
    
    Cristina si prese la testa tra le mani. Ci mancava solo più questo, ora! Una denuncia all’autorità per mafia.
    
    Cosa avrebbe potuto fare, dirle che si prostituiva?
    
    L’avrebbe saputo suo fratello, suo marito…Viviana stessa, ovviamente.
    
    Non poteva succedere, ma con chi avrebbe potuto ...
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