1. Vedi come si impara l'inglese


    Data: 07/06/2019, Categorie: Etero Autore: Josef K., Fonte: EroticiRacconti

    Londra è una città illeggibile, a tratti allucinata e feroce, un orologio gigante in cui tu sei dentro agli ingranaggi, e devi correre per non farti schiacciare, e allo stesso tempo un prato enorme dove fanno a gara capre dai coglioni giganti mentre la gente si sta facendo i peggio trip. Non credo sia una città con cui ci instauri un feeling immediato, anzi, hai sempre l'impressione di non poterla vivere che per una minima percentuale (almeno che non guadagni ottomila pound al mese). Il "mal di Londra" non mi è venuto. Eppure, dopo qualche anno dal rientro, mi viene da ricordarla un po' come una storia con una ragazza bellissima che hai avuto non per tuoi meriti, probabilmente per un suo errore di valutazione nei tuoi confronti durato qualche mese, vissuta con la consapevolezza che ogni giorno lei potesse accorgersi del bluff e sfancularti. Ci ripensi dopo anni e ti compiaci di esserci stato, con lei, una stelletta da appuntare sul petto.
    
    H. l'ho conosciuta su Tinder, che ho scaricato appena arrivato nella nuova casa. Ero riuscito a trovare una doppia in una mansarda di una casa a tre piani dove in tutto vivevano una decina di persone. Condividevo la doppia con G., una misantropa ragazza lesbica che veniva dalla Serbia, con cui inizialmente, come mi era stato suggerito, ho avuto contatti pressoché nulli, ma con la quale poi ho avuto anche alcuni momenti sia di condivisione che di forte scazzo. In fondo ci siamo voluti bene. La stanza era abbastanza grande e ...
    ... confortevole, l'unico problema è che il mio letto era attaccato ad un grande finestrone che copriva tutta la parete e che non si chiudeva affatto bene, producendo degli spifferi notturni che mi hanno fatto odiare il clima merdoso di quella città nonostante fosse piena estate. H., dicevo, l'ho conosciuta su Tinder. Dopo il match ci fu un breve scambio di messaggi e presto detto organizzammo per il giorno seguente un incontro in zona Angel. Ci siamo incontrati in un locale tipicamente brit, una sorta di pub con una discreta carta di vini e con una scelta di zuppe della rinomata tradizione culinaria inglese, tra cui mi è rimasta impressa una con carne di pecora. H. ha otto anni più di me, una bionda con un fisico pieno e allenato, un voluminoso culo sodo che ti fa subito voglia di spiaccicarci la faccia dentro. La foto di Tinder che ancora ho impressa di lei la ritrae sorridente mentre con un cesto raccoglie della frutta. Ora non ricordo nemmeno che lavoro facesse, forse era un'assistente sociale, ma ricordo perfettamente il suo sorriso, davvero una torcia nel grigiore dei palazzi. Ci sediamo e subito mi sento a mio agio nonostante il mio inglese barbarico. Parliamo di quattro cazzate per conoscerci un po' meglio, ovviamente di Italia, cibo, vini, spaghetti e mandolino. Io che sono tutt'altro che uno strenuo sostenitore del tricolore, in quel momento mi sono sentito orgoglioso di rappresentarlo, se ciò volesse dire procurarmi una scopata con H. e tenere alto l'orgoglio nostrano sul fronte ...
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