Il maialino dell'app - Racconti Erotici

Il maialino dell'app

... riduttivo. Il ragazzo era chiaramente molto molto ricco e lo vedevo anche da come era vestito, firmato dalla testa ai piedi e secondo me anche con buon gusto nella scelta. Bisognava ammettere che era davvero come in foto e quindi di mio gradimento anche se ora potevo vederlo bene anche dal vivo. Fisicamente non era molto alto, direi sotto all'1,75 anche se di poco, davvero molto magro e con la carnagione molto chiara (di solito, se proprio devo scegliere, li preferisco più scuri). Non mi sembrò agitato, io cercai di metterlo subito a proprio agio parlando e scherzando e lui si adeguò al mio comportamento, tant'è che ne uscì una bella chiacchierata nei 5-6 km di strada che facemmo tra curve e stradine dissestate prima di arrivare finalmente di fronte alla sua casa di mare. Nel tragitto ebbi il piacere di scoprire un ragazzo molto simpatico e alla mano, sempre sorridente, forse un po' immaturo in alcuni aspetti ma aveva pur sempre solo 18 anni (compiuti) e di tempo per crescere ne aveva. Non mi sembrò viziato nonostante avesse chiaramente molti vantaggio dal benessere di famiglia ma questo non sembrava certamente portarlo a sentirsi superiore o aveva comportamenti da sbruffone. Poco prima di scendere dall'auto, per evitare di trovarmi poi in situazioni scomode, gli domandai se aveva già avuto esperienze e lui mi disse di si (e anche abbastanza), se era veramente convinto e annuì e soprattutto cosa si aspettava da un nostro rapporto e lui mi tranquillizzò dicendo che voleva ...

... solo del sano sesso, senza nessuna complicazione sentimentale. La sua residenza di mare altro non era che un meraviglioso appartamento al sesto piano di una bellissima palazzina, nuovissima e ultramoderna, situata esattamente in prima fila rispetto al lungomare. Entrammo e l'appartamento era veramente lussuoso anche se abbastanza piccolo, Giacomo mi fece fare un rapido giro dell'ambiente mostrandomi le due camere da letto, la piccola cucina, il bagno e il balcone, che era forse la parte più spaziosa della casa e che mostrava un panorama semplicemente da stuccare il fiato. Per rompere il ghiaccio mi offrì un bicchierino di Montenegro con del ghiaccio e ci sedemmo sul divano. Lentamente Giacomo si avvicinò sempre di più, avevo il suo viso a pochi centimetri da me, lui mi sorrise e mi baciò. Posai senza guardare, e rischiando di rovesciarlo, il bicchierino di Montenegro ancora a metà sul tavolino di cristallo, poi portai la mia mano destra sulla sua guancia a reggergli il viso e continuai a mia volta a baciarlo, andando bene a fondo con la lingua. Mi sussurrò all'orecchio di andare in camera e mi prese per mano, conducendomi verso la sua stanza, che come detto prima era molto piccola ma aveva due letti, di cui uno era della sorella. Appena di fronte al letto, con me ancora in piedi, Giacomo mi sfilò la maglietta, mettendo a nudo il mio petto e iniziando subito a baciarlo con cura. Con la mano mi accarezzava la pelle, mi toccava i pettorali e gli addominali, sentivo la sua lingua ...