1. Viso d'angelo


    Data: 22/05/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Eteocle, Fonte: EroticiRacconti

    Era uscito di casa anche se quel giorno non si sentiva troppo bene. Andò a sedersi al suo solito bar, incurante delle occhiate ostili del cameriere e del titolare, infastiditi dalla sua abitudine di occupare un tavolino anche per un'ora per la semplice consumazione di un cappuccino. Vide subito la ragazza, seduta praticamente di fronte a lui.
    
    Era sui vent'anni, forse qualcosa in più. Era bruna, i lunghi capelli lisci, gli occhi altrettanto scuri. Indossava una minigonna di jeans e una maglietta aderente: l'immagine perfetta della freschezza e della giovinezza. Era magra, forse troppo per i suoi gusti, dato che aveva sempre sbavato per le tettone, e ad attrarre la sua attenzione non furono tanto le gambe messe in bella mostra, accavallate proprio davanti a lui, ma il viso d'angelo che gli appariva sorridente e disponibile.
    
    "Chi è quella ?" chiese al cameriere che gli portò il cappuccino e che, sgarbatamente, diede come unica risposta uno scrollare di spalle.
    
    La bellezza della ragazza era semplice e perfetta, corretta solo da un lieve filo di trucco. Quello che maggiormente colpiva non era che fosse bella ma quell'aria mista di innocenza e impudicizia, di candore e di malizia che le veniva, con ogni evidenza, molto naturale.
    
    Lo guardava e gli rivolgeva un sorriso appena accennato, come una novella Monna Lisa che si apriva senza svelarsi del tutto.
    
    "Posso offrirle qualcosa ?" le disse, pentendosene subito, vista la sua avarizia.
    
    "Grazie, ho già pagato la ...
    ... consumazione".
    
    Mise ancora più in mostra le gambe e gli mandò quasi di traverso il cappuccino.
    
    "Aspettavo qualcuno ma non si è fatto vedere", aggiunse, di sua iniziativa.
    
    "Davvero un imbecille a mancare all'appuntamento con una ragazza così bella".
    
    Pensò di essere stato molto galante e il risultato inaspettato di quel complimento fu che la ragazza si alzò dal suo tavolino e venne a sedersi al suo.
    
    "Tipico dei giovani di oggi", fu il suo commento. "In genere preferisco gli anziani".
    
    "Come ... come ti chiami ?"
    
    "Thana".
    
    "Tana ? Diminutivo di Gaetana ?"
    
    "No, con l'acca in mezzo".
    
    "E' il tuo vero nome ?"
    
    Lo stava prendendo in giro ? E lui non era il tipo da farsi sfottere da una ragazzina !
    
    "E' lontana casa tua ?" gli chiese e il suo sguardo brillava di malizia più che mai.
    
    "No, è qui vicino, a cinque minuti".
    
    La esaminò da cima a fondo, perplesso. Lei sostenne quella radiografia con il solito enigmatico mezzo sorriso.
    
    "Quanto vuoi ?" le domandò alla fine.
    
    "Ci mettiamo d'accordo, non preoccuparti. Andiamo ?"
    
    "Un attimo, devo finire il cappuccino".
    
    Pagò la consumazione suscitando l'evidente gioia del cameriere che non credeva ai suoi occhi: si levava dalle scatole dopo pochi minuti !
    
    Si incamminò, seguito dalla ragazza che portava soltanto una minuscola borsetta nera.
    
    Era perplesso. Sapeva bene che c'erano in giro giovani donne specializzate nel raggirare gli anziani: si fingevano disponibili, si facevano portare in casa loro, ...
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