1. La versione di gaia - l'inizio


    Data: 19/05/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: DottFrancesco, Fonte: Annunci69

    ... colore verde degli occhi, labbra un po’ troppo sottili (almeno per i miei gusti) che si socchiudevano in un sorriso aperto, allegro e deciso.
    
    Mi fece cenno di accomodarmi su una delle sedie e si risedette anche lui.
    
    “Cosa la porta qui da me?” mi chiese senza troppi preamboli.
    
    Anche la sua voce era piacevole, pensai.
    
    “Ho delle macchioline rosse che mi sono comparse alcuni giorni fa sull’addome e ora si stanno espandendo anche su una gamba; temo che fra qualche giorno ne sarò ricoperta” dissi con tono preoccupato e lamentoso mentre sollevavo il leggero maglioncino bordeaux e la camicia così da scoprire la pancia.
    
    Si alzò e si venne a sedere sulla sedia vicino alla mia, prese una lente di ingrandimento e guardò con attenzione.
    
    Avvertii una strana sensazione: sentivo quasi fisicamente il punto in cui i suoi occhi si posavano su di me….questa cosa mi metteva leggermente a disagio ma contemporaneamente mi provocava anche una sorta di eccitazione.
    
    Mi venne improvvisa e inspiegabile la voglia di “fare la scema”, come mi diceva Alberto quando lo provocavo o scherzosamente stuzzicavo altri uomini in sua presenza; “ Secondo me fra poco arriveranno anche al seno” dissi guardandolo negli occhi con tono vagamente malizioso.
    
    “Che fastidio le generano?” mi chiese il dott. Rossi.
    
    “Prurito” risposi “e quando mi viene in certi posti ho difficoltà a grattarmi…… senza contare che un po’ mi imbarazza anche farlo” aggiunsi .
    
    Mi guardò incuriosito, “in certi posti” ...
    ... ripetè perplesso, quindi disse “E’ il caso di vedere il quadro nell’insieme; si accomodi lì dietro e si spogli così posso visitarla più agevolmente”.
    
    Ci alzammo contemporaneamente: il dott. Rossi tornò dietro la scrivania e io mi avviai dietro il paravento.
    
    Una sedia, un attaccapanni con appesa una gruccia; iniziai a spogliarmi partendo dal maglione e dalla camicia, poi mi sedetti e sfilai le scarpe, i jeans e poi, ma solo perché avevo scelto io di farlo, slacciai e tolsi il reggiseno.
    
    Mi resi conto che la voglia di provocare il dottore e di offrirmi spogliata alla sua vista non era poi così inspiegabile: volevo punire Alberto per la sua disattenzione nei miei confronti….mentre lui era nella stanza affianco intento a leggere di lavoro, io mi sarei volutamente mostrata seminuda davanti un estraneo.
    
    Man mano che scoprivo parti di pelle e sentivo una leggera frescura a contatto con l’aria, provavo una sensazione di libertà mista ad imbarazzo: mi avrebbe visto le tette ma, essendo stata io a volerlo, iniziai a provare anche uno stato di eccitazione; istintivamente mi guardai il ventre e mi accorsi di aver indossato delle mutandine davvero sexy, con pizzo che lasciava trasparire la piccola striscia di peli pubici e poca stoffa a coprire il sedere…non pensavo ci sarebbe stato bisogno di spogliarmi così tanto e non avevo prestato attenzione all’intimo indossato.
    
    Per un attimo provai vergogna, poi scoprii che mi piaceva l’idea di provocare con il mio corpo.
    
    Anche se ...
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