1. Invisibile ai suoi occhi


    Data: 11/05/2019, Categorie: Etero Autore: Bettina Saw Morgan, Fonte: EroticiRacconti

    ... quello che mi riguarda potrai aspettarne anche altri sedici. Rivestiti.»
    
    Altri sedici mesi, ossia i mesi rimanenti del mio contratto firmato otto mesi prima. Abbassai il capo, questa volta sentii qualche lacrima scivolare sulle mie guance. Non si faceva problemi a portarsi a letto le clienti, ma io non rientravo fra le sue preferenze e mai lo sarei stata.
    
    Umiliata raccolsi i miei vestiti e senza perdere tempo ad indossarli, mi precipitai fuori dal suo ufficio per correre in bagno e cercare così di recuperare un po' di contegno. Di certo non potevo prendere un taxi in queste condizioni. E poi avevo bisogno di pensare, pensare al fatto che lunedì mattina, presentarsi qui come se niente fosse, sarebbe stato veramente difficile.
    
    Un paio di ore dopo, nell'appartamento di Amy.
    
    Dopo un bagno caldo e diversi calici di vino rosso ero riuscita a calmarmi e prepararmi per la notte.
    
    Indossai uno dei miei babydol preferiti con le mutandine abbinate, finii di spalmare la mia crema preferita, al profumo di vaniglia, su tutto il corpo.
    
    Intanto ne approfittai per sedermi sul bordo del letto recuperando Philip, il mio amichetto che non mi lasciava mai insoddisfatta. Spensi la luce, pronta a stendermi a letto solo che in quel momento suonò il campanello di casa, seguito da qualche corpo alla porta.
    
    Era tardi, chi era a quell'ora di notte?
    
    Mi vestii alla velocità della luce infilando giusto mutandine e sopra la vestaglia.
    
    «Chi è?»
    
    Chiesi mentre aprivo di poco la ...
    ... porta ritrovandomi il mio capo con i capelli arruffati, la cravatta slacciata che pendeva malamente e le maniche della camicia arrotolate fino ai gomiti.
    
    «Te ne sei andata, in lacrime.»
    
    Senza tanti complimenti si fece largo entrando nel mio appartamento e si chiuse la porta alle spalle. Mi squadrò dalla testa ai piedi soffermandosi poi sulle mie tette che solo in quel momento mi accorsi di avere quasi totalmente fuori. Nella fretta avevo allacciato malamente la vestaglia, tanto che si era già sciolta.
    
    «Vai sempre a dormire così?»
    
    «Com'è che ti interessa cosa indosso per andare a dormire?»
    
    Si avvicinò venendo così ad invadere i miei spazi, non che mi dispiacesse, ma questo era il mio appartamento. Doveva essere il mio posto sicuro, ma in sua presenza, dopo quello che era successo, mi sentivo fin troppo vulnerabile.
    
    «Te ne sei andata senza lasciarmi finire di spiegare. Ho solo detto che non ti avrei scopato ora, non che non lo avrei mai fatto. Vedi..» mi fece scivolare la vestaglia dalle spalle che finì a terra «Tu non sei una ragazza da una botta e via, di quel che vuoi, ma vuoi l'esclusività. Vuoi attenzioni e l'essere ignorata ti fa impazzire.»
    
    «Io..»
    
    Tentai di parlare ma mi zittì con un'occhiataccia, quelle che riservava a chiunque lo deludesse sul lavoro.
    
    «Credi che non abbia mai notato come le gonne si sono accorciate vertiginosamente in questi mesi o quanto siano aumentate le scollature? Per non parlare di quando sistemavi le autoreggenti sperando ...