1. Frequenti richiami


    Data: 09/05/2019, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... faccia. Restai in quella posa non proprio comoda, abbondantemente più del necessario, sperando che accadesse qualcosa, perché insperatamente qualcosa invero sopravvenne, perché percepii dal calore del suo alito che si stava avvicinando a me, dopo mi baciò la parte interna della natica e poi passò riservatamente la lingua in mezzo alle grandi labbra: io ansimai per propinarle il netto e distintivo segnale che apprezzavo molto, ma dopo avermi baciato nuovamente la natica si sollevò di scatto, dicendomi che doveva andare urgentemente in bagno.
    
    In quel preciso frangente capii subito che era la superlativa manovra di sfuggirmi o, meglio, di sgattaiolare sottraendosi al suo desiderio, ciò nonostante non potei fermarla. Passò del tempo e Marzia non usciva, ormai ipotizzavo che la faccenda volgesse al peggio, eppure ancora una volta con attiva ed esuberante sconsideratezza decisi d’impugnare il coraggio a due mani e approfittando del fatto che il bagno della mia camera non aveva la chiave, accedei di soppiatto ed ebbi sollecitamente la radicale riprova d’aver compiuto la cosa giusta. Quello che intravidi aveva dell’incredibile e del lussurioso, perché Marzia era un concupiscente e libidinoso spettacolo, in quanto seduta sulla tazza del gabinetto aveva sollevato la maglietta aderentissima sopra al grosso seno, che così pressato ...
    ... spiccava ancora maggiormente, le mutandine e la gonna cortissima erano ai suoi piedi e plausibilmente si stava masturbando.
    
    Senza la minima esitazione mi diressi da lei sedendomi sulle sue gambe di traverso, trasmettendole tutta la focosa e lasciva acquosità del mio ardente e smanioso desiderio. Le sfiorai nel mentre i capezzoli diventati irti, mentre la sua mano era già in mezzo alle mie gambe, le tirai giù la testa per baciarla, perché fu una sensazione incredibile, aveva il respiro vigoroso dovuto all’eccitazione, giacché ancora oggi mi pare d’avvertirlo, ma in quel momento non mi spiacque affatto, anzi, mi eccitò elettrizzandomi e scatenandomi da tirare le cuoia.
    
    Quella là, invero, fu una giornata fenomenale, eccezionale e incomparabile, arricchita da quei tantissimi odori e numerosissimi sapori che ci scambiammo, perché di lì in poi ci regalammo incondizionatamente tutto: quando ci baciavamo la mia bocca aveva la sua esclusiva sapidità, la sua altrettanto della mia, poiché era un ulteriore stimolo di concederci interamente l’una all’altra.
    
    Adesso che ci ripenso, benessere, delizia, gioia e felicità si ripeterono durante tutto il periodo dei miei anni accademici all’università, che ancora oggigiorno mi eccitano attizzandomi e fomentandomi, al solo lascivo e lussurioso incancellabile ricordo.
    
    {Idraulico anno 1999} 
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