1. La vergogna e il piacere di diventare schiavi


    Data: 08/05/2019, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Autore: dolcenera, Fonte: RaccontiMilu

    Io e Gianna “eravamo” una coppia normale, sposata da 20 anni e molto benestante, che vive al suo interno i lati positivi e i problemi che, inevitabilmente, la convivenza determina, magari anche acuiti da alcune mie carenze.
    
    La storia che vado a raccontare narra essenzialmente il progressivo precipitare di una coppia, apparentemente tranquilla, lungo la strada del degrado e della perversione, vivendo tutte le emozioni di vergogna, piacere, desiderio e paura che ciò determina.
    
    Mi chiamo Luigi, sono un libero professionista affermato di 58 anni, sono alto 185, magro, tendenzialmente glabro e con la testa ormai rasata naturalmente. Pur intuendolo, solo da qualche anno, ho compreso pienamente di essere un pessimo amante, forse per questo un po’ restio a fare sesso, magari anche per via delle minuscole dimensioni del mio pene, più piccolo di quello di un bambino, e così rapido.
    
    Mia moglie Gianna, che è insegnante, è più giovane di me, ha 45 anni, è una donna molto bella, che nella sua austerità, ama essere sensuale e seducente, con garbo. E’ mora, ha capelli corti a caschetto, occhi scuri, alta 172 e magra. Ha un seno piccolo, una seconda, che le permette spesso di non indossare reggiseno.
    
    Ho sempre provato, pur vergognandomene, un sottile piacere quando vedo gli occhi degli altri uomini posarsi sul suo corpo, quasi spogliarla, cosa che a lei, se per un verso le da fastidio, per altro intuisco che provi una sottile lusinga.
    
    Come dicevo, i miei limiti hanno ...
    ... condizionato fortemente la soddisfazione sessuale di Gianna, per usare un eufemismo, non placati dal cercare da sola il piacere, come ho avuto modo di osservare spiandola di nascosto e come lei stessa, al termine di una litigata intensa, mi ha vomitato addosso: ‘ma credi forse che con quel pisellino che ti ritrovi, che per altro viene dopo 10 secondi, tu mi abbia mai fatto provare un orgasmo’.
    
    Fu quella la mia prima umiliazione. Era la prima volta che Gianna mi urlava tutta la sua rabbia e insoddisfazione.
    
    Ammutolii, pur consapevole che dentro di me avevo intuito tutto, e al tempo stesso, con sorpresa, avvertì subito una erezione e dopo pochi una macchia comparve sui miei pantaloni.
    
    Gianna mi guardo sconvolta… dandomi del porco, dell’impotente, del depravato…
    
    La nostra vita cambiò, ormai avevamo smesso di avere rapporti, Gianna era sempre più acida nei miei confronti e sapevo che cercava con sempre maggiore frequenza il piacere da sola.
    
    Per la prima volta nella mia vita ebbi il coraggio di affrontare l’argomento, dicendole che capivo la sua sofferenza e che ritenevo giusto che lei cercasse il piacere con altri uomini, le chiesi solo di rimanere insieme, di continuare ad amarci, pur in maniera diversa, ma di dirmi tutto senza ritegno e pudore, perché sapevo bene di non meritarlo, avendola così a lungo fatta soffrire.
    
    Lei ovviamente si arrabbiò a quelle parole dicendo che non era certo una puttana… ma al tempo stesso notai un cambio profondo nel suo modo di vestire e di ...
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