1. Con la prima prostituta


    Data: 25/04/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Baciami_Ancora, Fonte: Annunci69

    ... raptus.
    
    La tirai a me, le strinsi la schiena e tentai di baciarle comunque le tette, pur sempre sode e stuzzicanti.
    
    "No, solo il mio uomo può baciarmi" disse spingendomi la testa indietro.
    
    Io a quel punto ero davvero arrabbiato, ma lei in un attimo aveva già aperto un preservativo e con la bocca me l'aveva infilato sul cazzo, che da solo era sbucato dai boxer.
    
    Che sogno: il primo pompino della mia vita, ed anche il più breve ... Dopo non più di dieci secondi, durante i quali avevo avuto modo di sentire le sue labbra stringere e la lingua picchiettare velocemente la cappella, dovetti allontanarle la testa ansimando e riuscii con grande sforzo a resistere, mentre lei si sfilava le mutandine.
    
    “Mettiti da questa parte” mi disse, invitandomi a sedermi dal lato del passeggero e saltandomi a cavalcioni; lo prese in mano, lo infilò ed ero già venuto … ma non lo dissi subito, mi vergognavo troppo della figuraccia, per un momento feci finta di niente ed iniziai a spingere, ma dopo poco lei capì che qualcosa non andava, si spostò e ridendo piano guardò il preservativo già pieno … “Sei ...
    ... già venuto?” Era davvero stupita, ma certo non dispiaciuta, in un attimo lo sfilò, lo mise in borsetta, si asciugò un poco e in un paio di minuti al massimo era di nuovo vestita, con tubino e tette finte al loro posto, pronta per tornare sotto il suo lampione.
    
    Io ero agitato più di prima, un misto di emozioni contrastanti, e faticai a riportare l’auto sulla strada principale; la salutai, ed appena fu scesa la guardai nello specchietto allontanandomi.
    
    Avevo sperato in una prestazione del tutto diversa, però ero felice, non certo per la soddisfazione sessuale, ma perché finalmente avevo rotto il ghiaccio, ce l’avevo fatta e non era successo niente di grave, e poi, in fin dei conti, erano pur sempre tre anni e mezzo che non scopavo, in un modo o nell’altro. Certamente la prossima volta sarebbe andata meglio.
    
    Il tutto era durato un quarto d’ora al massimo, e prima dell’una ero di nuovo in albergo, pronto per un meritato sonno ristoratore.
    
    Il portiere mi guardò con un’aria strana, forse pensò di aver sbagliato prima, pensando che stessi andando a puttane: ero tornato troppo presto!
    
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