1. IL Club


    Data: 23/04/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Guzzon59, Fonte: RaccontiMilu

    ... della stessa materia.
    
    Una pantera nera che divorava, e gli piaceva essere sbranata dal suo padrone.
    
    Scoprì di amare quella pratica estrema negli angusti spazi dell’ufficio in cui lavorava come impiegata.
    
    All’epoca, tra i suoi colleghi di lavoro c’era Roberto, un caratteriale asociale, con il quale era difficile andare d’accordo. Eppure la sua cattiveria, aggressività e maldicenza lo affascinavano.
    
    Roberto l’aveva sedotta inconsciamente.
    
    Ogni volta che si scontrava con lui in liti furibonde, quando era insultata con parole pesanti, rimaneva basita delle proprie reazioni.
    
    Si sorprendeva a scoprire che quelle frasi le infondevano una strana sensazione, che la faceva sentire letteralmente in preda alla libidine.
    
    In quei frangenti avvertiva delle pulsazioni risalirle dal basso ventre, mentre dalla figa fuoriusciva un fiume di fluido che le macchiava le mutandine. I capezzoli si inturgidivano, aumentando la loro sensibilità
    
    In quei momenti le prendeva un impulso irresistibile che la costringeva a correre in bagno.
    
    Dove avrebbe placato il desiderio irrefrenabile di strapazzarsi la micia, di titillarsi il grosso clitoride, che s’ingrossava come un piccolo cazzo, anelando che qualcuno lo prendesse in bocca, lo leccasse e lo succhiasse. Insomma. come se le facesse un pompino.
    
    Come era possibile ridursi in quello stato di alterazione psicofisica?
    
    Provocato peraltro da quello arrogante e presuntuoso di Roberto, che disprezzava?
    
    Il sesso ...
    ... tradizionale, con il marito, cominciò a non essere più di suo gradimento, trovandolo noioso ed insoddisfacente.
    
    In quei momenti pensava alle sensazioni piacevoli che le provocava quel tracotante di Roberto.
    
    Subiva il suo fascino solo con il suo carattere aggressivo, e si eccitava senza che lui la toccasse con un dito. Perchè? Presto lo avrebbe scoperto!
    
    Un venerdì sera, capitò che tutti gli impiegati dell’ufficio erano già andati via. Nei locali dell’azienda erano rimaste le luci accese dell’ufficio di Robinia e di Roberto.
    
    Robinia stava riponendo i grossi faldoni sulle mensole poste alle sue spalle, quando la voce di Roberto la fece sussultare.
    
    ‘Sei stata tu a informare il capo che ho mandato affanculo la sua puttanella? che le fa da segretaria? Quella stronza succhia cazzi e ninfomane!
    
    Aveva uno sguardo spiritato. Faceva paura. Robinia, con voce tremante:
    
    ‘Roberto non ho tempo da perdere in litigate inutili! Ora vado a casa!
    
    Lui, invece, chiuse con forza la porta alle sue spalle. Il rumore secco la fece sobbalzare.
    
    Roberto, con un sorriso beffardo si avvicinò alla scrivania.
    
    Lei era ancora in piedi, davanti alla sedia, immobile, con lo sguardo spaventato ed incapace di muovere un solo muscolo..
    
    Roberto, intuendo la sua paura, decise di prendere in mano la situazione, così con un gesto repentino le afferrò il collo stringendo.
    
    ‘Dove credi di andare? Stronza! Credi che non abbia capito il tuo giochetto nei bagni?
    
    Robinia arrossì di fronte a quelle ...
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