1. Il loro primo incontro


    Data: 20/04/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: ale8312, Fonte: RaccontiMilu

    ... stanza, le fu tolta la benda, ora oltre a sentire poteva vedere quello che le stava accadendo. Fa fatta mettere davanti ad un bracciolo del divano, le mani messe su di esso, le gambe dritte. Era completamente esposta.
    
    ‘Non credere che l’ispezione sia finita troietta che non sei altro’
    
    Lei non riuscì a replicare.
    
    Le mani che prima l’avevano toccata con dolcezza ora erano diventate più forti, le divaricò il sedere, lasciando ben scoperto il buco. Un dito ci girò attorno, spinse un po’ ma senza entrare. Poi scese verso il sesso e mentre lui le infilava due dita’ ‘senti qua troia, sei tutta eccitata. Solo alle nullità come te la figa diventa un lago in queste situazioni’che non sei nulla lo sai vero?’
    
    Lei non rispose, abbassò mestamente la testa, così lui la prese per i capelli e le disse ‘senti nullità, quando ti faccio una domanda tu rispondi, hai capito?’
    
    ‘sì’
    
    ‘devi dire sì signore!’
    
    ‘sì signore, ho capito’
    
    ‘ e allora cosa sei?’
    
    ‘non sono nulla signore’
    
    ‘brava’però non hai risposto prima, e non hai detto signore’questo ti comporterà una punizione’
    
    Lei non fece in tempo a capire cosa le stesse per succedere che una sberla le colpì il sedere, poi un’altra ancora ed ancora, sempre più forti, sempre più dolorose, sempre più eccitanti. Qualche lacrima cominciò a rigarle il viso.
    
    Fu fatta mettere a quattro zampe, così come stanno le cagne e le nullità come lei. Lui si mise in piedi, con il suo corpo tra le ginocchia, la riprese per i capelli ...
    ... e la costrinse a guardare in alto. In mano teneva un collare.
    
    ‘lo vedi questo collare? Se te lo metto tu sarai mia, ma non credere che succederà adesso, questa &egrave una cosa che va guadagnata. Una cosa che indosserai quando ti sarai totalmente annullata a me’
    
    Lui si tolse, poggiò il guinzaglio, e le se si mise davanti con una scatoletta in mano. La fece alzare in ginocchio, lui si abbassò poggiando un ginocchio a terra. Dalla scatoletta tirò fuori un paio di mollette, lei emise un gemito di dolore, una sberla la colpì in volto. ‘nessuno ti ha dato il permesso di parlare o lamentarti’. Lei fece un cenno con la testa.
    
    Dalla scatoletta spuntò del dentifricio, se ne mise sulla punta del dito e iniziò a massaggiarle il clitoride. Una senso di bruciore e di dolore la attraversarono per tutto il corpo. Trattenne l’urlo di dolore, voleva resistere, ma ormai tremava e piangeva. Lui la guardava dall’alto in basso con aria soddisfatta. Mentre lei continuava a sentire questo fuoco bruciare nel suo sesso, lui prese una candela, la accese, fece sdraiare la ragazza supina, le infilò le calze che portava quando era arrivata in bocca ed iniziò a cospargerla di cera calda. Stesa sul pavimento freddo era in preda ad un fuoco ed ad un dolore che non avrebbe mai pensato potesse sentire. Ma allo stesso tempo la sua eccitazione saliva. Com’era possibile? La stava torturando e le piaceva? Era il sentirsi nelle sue mani che faceva quell’effetto? Erano domande a cui nemmeno lei sapeva ...