1. Une femme de naples (seconda parte)


    Data: 14/04/2019, Categorie: Etero Autore: cinquantasei, Fonte: Annunci69

    ... diventare due tettarelle ben dure da succhiare.
    
    Quando mi solleva da terra, mi alza la gonna a tubino, mi piega a novanta gradi verro il lavandino e il piede destro sul bidè, mi sposta il perizoma e senza alcuna fatica inizia a scoparmi in fica oramai tutta fracida.
    
    Per fortuna che avevo chiuso a chiave una volta entrata nel bagno, perché mamma era salita per sistemarsi in camera sua e sentendo dei lamenti provenire dal bagno si era avvicinata alla porta per chiedere chi ci fosse e se stava bene.
    
    Sentendo la sua voce, gli ho risposto che tutto era a posto e che avevo solo dei dolori addominali, mentre quel porco mi scopava ancora con maggiore vigore, quando con fare deciso ha voluto costatare se il culo fosse stato violato facendo delle pressioni con le dita inzuppate con il mio stesso liquido della fica.
    
    Sin da quando ho iniziato a praticare il sesso, anche in orge, avevo lasciato vergine il culo per l’uomo che mi avesse portato all’altare. Quel pomeriggio mi ero dimenticata della promessa fatta a me stessa, perché quel porco aveva un cazzo meraviglioso facendomi godere non so quante volte in fica, così gli ho lasciato fare quello che voleva. Si vedeva che Carlo, il nome del porco, ci sapeva fare e che era praticato nel rapporto anale, perché, dopo che mi ha leggermente scopato con le dita, e allargato un pochino il buchetto dell’orifizio, ho sentito entrata la cappella a seguire un bruciore.
    
    Carlo con tutta la sua esperienza si è fermato qualche secondo, ...
    ... aveva permesso al mio orifizio di abituarsi a quella situazione divenuta piacevole, poi mi ha chiesto di spingere, come se stessi defecando e nel mentre spingeva, il cazzo entrava nel culo con mena fatica e bruciore. Devo dire che di cazzi enormi ne ho presi, ma una bestia come quello di Carlo che poteva essere di un 22 cm e poi nel culo è stato semplicemente un godimento assoluto.
    
    Come dicevo, a metà strada Carlo si è fermato tenendomi sempre ben stretta a lui agganciato ai miei fianchi, quando il bruciore dava spazio al calore, gli indicavo di continuare. Quest’operazione sarà durata qualche minuto, perché arrivato alla base del cazzo, l’ho sentivo tutto dentro e la sensazione che ho provato era di essere spaccata a metà ma sentivo dentro qualcosa di caldo e piacevole.
    
    Mugolavo di piacere per quella sensazione di calore che il cazzo mi provocava, quando Carlo ha preso a scoparmi con ritmo prima lentamente e poi pian piano arrivando a scoparmi con vigore accompagnato da frasi come: “Puttana, sei una cagna in calore! Adesso ti faccio vedere come una troia deve essere scopata da un Signor Cazzo! Zoccola, lo sapevo che ti piace scopare da gran bagascia!”.
    
    Tutti quei complimenti mi rendevano una femmina in calore e desiderata da quel maschio possente.
    
    Avevo contemporaneamente un misto di dolore e piacere, quando un fiume di sborra calda mi ha riempito l’intestino regalandomi un orgasmo mai provato prima.
    
    Alla fine mentre ero seduta sul bidè per lavarmi la fica, Carlo ...