1. L'ultimo incontro


    Data: 13/04/2019, Categorie: Tradimenti Autore: goldenboy_10, Fonte: Annunci69

    Il patto era stato chiaro. Un’ ultima volta dopo cinque anni di sesso sfrenato vissuto come bambini che giocano a nascondino.
    
    Appuntamenti di nascosto, menzogne recitate con freddezza con la paura di essere scoperti.
    
    Lui conduceva il gioco, mi trattava come non avrei permesso a nessun altro.
    
    Ma è lui e non posso fare a meno di “obbedirgli”.
    
    Il suo ultimo messaggio laconico e tagliente come una lama: "Oggi alle 16.00 solito albergo stanza 416, l’ultima volta. Non posso permettermi di continuare, di mettere a repentaglio la mia vita. Non voglio abbandonare te ma sei diventata troppo pericolosa per quello che mi susciti".
    
    Come al solito in questi casi chiamo Tamara la mia amica d’infanzia alla quale ho confidato questo segreto che mi tormenta da un lustro.
    
    “ Tamy, ciao buongiorno. Mi ha chiamato di nuovo dopo tre mesi. Mi ha detto che è un addio. Sto odiandolo con la stessa intensità con la quale lo amo”
    
    “ Serena, non fare l’ennesimo errore. Te l’ho detto.
    
    Ti sta rovinando la vita non renderti ancora la sua schiava. Falla finita.”
    
    “Facile dall’esterno. Razionalmente hai ragione. Ma il solo pensare al suo corpo su di me, alla sua maschia virilità che mi tratta come una bambola mi eccito. Eppoi è l’ultima recita. Lo conosco troppo bene quello “stronzo”. Non ha ripensamenti".
    
    Mi preparo con lo stato d’animo eccitato dal dover incontrare LUI, per il quale sono disposta a cancellare la mia vita, misto alla sensazione del bimbo conscio di assaporare ...
    ... l’ultimo cucchiaino di nutella che sta per finire.
    
    Se deve essere l’ultima partita te la devi ricordare per sempre.
    
    Mi vesto in maniera molto sexy.
    
    Minigonna nera, che si modella sui miei fianchi e sul mio culo, camicia di seta color avorio, scarpe nere tacco altissimo.
    
    Sotto una lingerie bianca di pizzo che avevo comprato mesi orsono per lui, che non avevo mai ancora avuto occasione di mostrargli.
    
    Mi guardai allo specchio prima di uscire. Così bella e provocante non mi ero mai sentita.
    
    Giunta in albergo cerco affannosamente la stanza 416.
    
    Nel tratto d’ascensore mi riecheggiano le parole di Tamara, i dubbi mi assalgono, il cuore batte forte.
    
    “Mi giro e me ne vado” mi sussurro dentro.
    
    Mentre lo penso la porta si apre.
    
    Lui torace nudo pantaloni calati che lasciano intravedere i boxer mi lancia un bagliore accecante dai suoi occhi verdi e mi dice: “Ciao bambolina entra pure”.
    
    Chiude la porta, mi ci sbatte contro con la sua maschia violenza e mi da un bacio che sento agrodolce solo perché potrebbe essere uno degli ultimi.
    
    Inizia a trattarmi come al solito, come il suo giocattolo.
    
    “Sfilati la gonna voglio ammirare quelle due gambe stupende che la natura ti ha donato”.
    
    Ti voglio solo con la camicetta.e le scarpe, per me, solo per me".
    
    Eseguo come ipnotizzata obbedendo al suo comando, lentamente, tirando fuori tutta la sensualità che ho in corpo.
    
    Sono in piedi. Mi fissa le gambe che da sempre lo fanno impazzire.
    
    Inizio a camminare con ...
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