Eleman (verso un'altra notte) - Racconti Erotici

Eleman (verso un'altra notte)

Stazione Centrale. Su una fredda panchina di pietra tra il giorno e la notte Alessandro stava facendo compagnia all' amico Eleman in attesa che arrivasse il suo treno.

Ale diede una rapida occhiata al suo telefonino poi lo rimese subito giù e commentò:_ Ecco lo sapevo! Il Droghino mi ha mandato a fare in culo perché ieri gli ho dato buca..._ poi dopo qualche minuto di silenzio continuò:_ Allora non vuoi proprio dirmi che è successo tra te e Andrea? No? Be' allora una cosa te la dico io, Andrea ha trentacinque anni, e ti ha sbattuto solo perché sei giovane e carino ma non gliene frega un emerito cazzo di te, come del resto non gli è mai fregato un emerito cazzo nemmeno di me.

_Ma nemmeno a me...._ provò timidamente a ribattere Eleman, ma fu prontamente bloccato da Ale:_ Non provare neanche a raccontarla questa stronzata! Sappiamo entrambi che non è così...

_È questo che ti insegnano all'Uni piccolo aspirante psicologo?

Alessandro sospirò rumorosamente, ma non gli rispose nulla. Il treno che Eleman doveva prendere arrivò, tra notte e giorno.

E a tutti gli effetti arrivò pure un vero e proprio giorno dopo. E come tutti i giorni dopo portò qualche segno di pentimento e molti dubbi. Per questo Eleman continuò a tempestare di sms l'amico valtellinese. Eleman era preoccupato per il fatto che la sera prima al Flexo, era stato costretto a fare la tessera Arcigay, dando i suoi dati personali.

_Senti non che è per caso, a questi gli viene la bella idea di mandare ...

... pubblicità o roba del genere a casa di mia madre?!

A quel punto Alessandro armato di tenera pazienza gli spiegò che non aveva nulla di che preoccuparsi, rassicurandolo che quelli dell'associazione italiana per la difesa dei diritti dei gay mica erano scemi, perlomeno non fino a quel punto! E mentre rassicurava il giovane amico, contemporaneamente rifiutava le chiamate in entrata dell'albanese conosciuto a Centrale proprio l'ultima volta che si era visto con Ele.

Febbraio fu un mese alquanto incasinato per Alessandro, fra Università, il suo nuovo precarissimo lavoro di operatore di Call Center, e una discreta collezione di malattie veneree alla quale mancavano solamente l'herpes genitale e fortunatamente l'AIDS, di cui si stava diligentemente occupando.

Eleman, nel frattempo continuava a sentirsi clandestinamente con Andrea. Clandestinamente per modo di dire perché poi in realtà Alessandro veniva a sapere tutto in un modo o nell'altro e proprio dai diretti interessati.

Debellata ufficialmente la sifilide ma anche il resto, Alessandro il 14 febbraio venne romanticamente invitato da Andrea a passare con lui a Milano una seratina delle loro.

Il problema era che prima l' aveva chiesto a Eleman ricavandone però un due di picche.

Ale innocentemente informò della cosa l' amico Eleman che sbroccò di brutto:_No, cioè fammi capire? Questo chiede a me di uscire, poi incassato un no da me lo chiede a te? Ma questo è proprio un morto di fame! Non ha capito proprio un cazzo ...