Aria d'una notte d'estate
Data: 12/04/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: lincolincoln, Fonte: Annunci69
... girò verso di me ed aprì dolcemente le gambe. Io mi inchinai e iniziai a baciarla sull'interno delle cosce finchè non le stuzzicai quella bella passerina. Mi infilò le mani fra i capelli e mi spinse la testa sul suo pube. Io insistetti, le morsi le grandi labbra, belle, carnose, poi infilai la lingua all'interno e la sentì fremere. Tenendo sempre la mia testa fra le sue mani mi tirò a sè e io le baciai i seni. I nostri occhi si incontrarono nella penombra. Aveva gli occhi di una lupa che sorridevano. Le appoggiai il cazzo sulla passera e lei alzò il bacino per farcelo entrare. La penetrai e lei mugolò di piacere. Mi avvinghiò con le sue cosce ben tornite, con quelle caviglie sottili che strinsero le mie gambe in una morsa. Era molto eccitata e sentì che aveva bisogno di lasciarsi andare. La incitai:
-Vieni...
-Si, vengo...
Afferrò le mie natiche con le mani e cercò di spingermi più velocemente. Prendeva ritmo, mentre il cazzo entrava e usciva da quella figa bagnata e colma di piacere che stava per esplodere. Il ritmo prese anche me e in quel silenzio totale rotto solo dalla risacca del mare, venne urlando di piacere.
Restammo così stesi sulla sabbia per un pò, poi si mise a ridere. SI girò e rigirò nella sabbia, col suo bellissimo corpo nudo e si trovò faccia a faccia con me che la osservavo supino. Tornai a rivederle i suoi occhi di lupa che ridono e mi baciò entusiasta.
Nuotammo fino alla spiaggia dove avevamo lasciato i vestiti. Ci mettemmo a cercarli e a ...
... rivestirci mentre a qualche passo più in là un gruppetto di persone ci osservava senza capire se fossimo vestiti o nudi.
Tornammo in albergo che eravamo ancora eccitati, bagnati e piacevolmente infreddoliti dal vento che ora si era fatto più insistente, ma quando vi arrivammo, trovammo Rosa che aspettava sui gradini all'ingresso.
-Rosa!
-Ho perso il passaggio e sono venuta a cercarti, ma tu non c'eri!
Chiara ancora ridendo la prese per mano.
-Dai, vieni, andiamo a prendere qualcosa.
Prendemmo dei cocktail e degli stuzzichini al bar e Chiara mi disse:
-Saliamo a vedere la luna su da te, ti va?
Mi feci dare dal barista un vassoio e con quello salimmo in stanza da me. Avevo lasciato la finestra aperta e adesso la luce della luna entrava mollemente. Feci per accendere le luci, ma Chiara mi fermò.
-Aspetta.
Lasciò il mio braccio e con trasporto si avvicinò a Rosa e le sfiorò i seni con delicatezza con le dita, come se fosse dal vento. Per un attimo Rosa non capì, poi si girò verso Chiara, le prese i capelli con forza con la mano e la baciò rudemente. Poi Chiara riuscì a divincolarsi da quella presa e si avvicinò verso di me, per prendermi ancora la mano e portarmi dove voleva lei. Mi trovai faccia a faccia con Rosa che mi guardò con occhi diversi da quelli di Chiara, più feroci. Si tolse la maglietta e mostrò i suoi grossi seni. Non resistetti alla tentazione di baciarglieli. Lei accettò quelle carezze, ma poi mi scacciò e si abbassò fino al cavallo dei ...