1. Aria d'una notte d'estate


    Data: 12/04/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: lincolincoln, Fonte: Annunci69

    Il profumo aveva riempito l'aria accanto a me: era dolce, ammaliante e mi obbligò a girare lo sguardo. Lei indossava un vestito rosa, con un elegante spacco sulla coscia. Ma non indossava scarpe col tacco, anzi, andava scalza e lo faceva con leggerezza, come se tutta la sua persona ispirasse leggerezza.
    
    Stavo prendendo un drink al bancone sul lido. Erano passate abbondantemente le otto di sera e la brezza fresca del mare eccitava l'aria: dopo il caldo della giornata era un tonico per le membra.
    
    E lei, che in quel momento mi sfiorava le spalle aggiungeva eccitazione a quell'aria d'una notte d'estate. Sembrava confusa, aveva l'impressione di andare cercando qualcosa in giro ma senza trovarlo. Si girò indietro e guardò a destra e sinistra ma senza la convinzione di sapere dove stesse andando.
    
    Le chiesi se stava cercando qualcuno.
    
    Si, aveva perso la sua compagna. Si erano divise un attimo e si erano poi date appuntamento al bar se non si fossero ritrovate in spiaggia.
    
    Aveva ancora i capelli bagnati forse dopo una lunga nuotata e il costume le bagnava da sotto il vestito rosa. Ora riconoscevo quel profumo: era l'odore dei suoi capelli, doveva aver fatto una doccia veloce ma le erano rimasti umidi, impregnandoli ulteriormente di profumo.
    
    -Le posso offrire qualcosa mentre l'aspetta?
    
    Mi sembrò per un attimo che il sopracciglio sinistro le si fosse alzato leggermente, quasi a voler comprendere la domanda. In verità non mi dispiaceva parlare con qualcuno in quel ...
    ... momento e quel profumo mi aveva ammaliato.
    
    -Certo, perchè no.
    
    Lo disse con un sorriso che le accese gli occhi, che sembrarono sorridere anch'essi.
    
    Prese un mojito e io ne ordinai due.
    
    Scoprii che aveva un nome bellissimo, Chiara, come i suoi occhi, che sembravano cedere al verde più che all'azzurro, mentre i capelli biondi appesantiti dall'acqua le contornava le graziose spalle. Ben poco nascondeva il reggiseno sotto quell'abitino leggero e bagnato.
    
    Era lì con una sua amica in vacanza. Erano appena arrivate e si sarebbero dovute incontrare con una comitiva di amici inglesi di lì a qualche giorno. Poi chiese di me. Io invece erano già diverse estati che venivo a passare qualche giorno qui: conoscevo da molto tempo ormai il gestore del piccolo albergo La Marina ed era un bel modo di passare qualche giorno di vacanza e mangiare i più buoni spaghetti allo scoglio che avessi mai provato in vita mia.
    
    -Se sono così buoni sono da provare allora!
    
    Esclamò lei.
    
    -Chiara!
    
    Una brunetta tutto pepe, con un lungo tatuaggio sul braccio a forma di roseto ci venne incontro correndo.
    
    -Ti ho cercata per tutto il tempo, dov'eri finita?
    
    Chiara mi guardò alzando gli occhi al cielo. Probabilmente pensai, la sua amica decisamente più disinibita avrà lasciato Chiara da sola e si sarà fatta viva solo ora.
    
    -Ma se è più di quattro ore che non ti ho vista...
    
    Ci avevo azzeccato. Comunque fine del mio idillio: la brunetta si sarebbe portata Chiara lontano da me e addio ...
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