1. La pura educanda (parte ii)


    Data: 12/04/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: cagnettabianca, Fonte: Annunci69

    ... E’ un tormento odioso e le lacrime ne segnano la sofferenza. Una pratica mortificante, vergognosa e insopportabile. Spera finisca presto e si augura di riuscire a resistere a quel disagio senza scoppiare a piangere in modo morboso perché la punizione sarebbe ripetuta. Stringe i denti mentre la crudeltà si consuma davanti agli occhi soddisfatti del suo sadico carnefice che gode dell’angoscia, del dolore e dell’umiliazione della sua cagna. Un clistere abbondante e potente che la segna e la obbliga a rimanere seduta sulla bacinella per oltre un’ora mentre gli occhi goduriosi del suo padrone fissano i suoi lucidi di lacrime. Finita la pratica il suo ano rimane irritato e stressato dandole tormento e fastidio ancora per alcune ore della giornata. Odia questa crudele tortura, ma non riesce a sottrarsi ad essa anche perché la sua genitrice dà sempre ragione al dominante suo vecchio amico.
    
    La mamma la incoraggia e le suggerisce di essere paziente, educata e obbediente verso quella figura maschile che frequenta la loro casa e si occupa generosamente del loro futuro.
    
    E’ l’oggetto del piacere per il maschio Alfa che pretende di continuo l’adorazione e l'esecuzione delle regole. L’addestra ad eseguire i comandi e tenere la giusta postura del corpo. Non le fa indossare intimo per avere l’immediata visione e l’uso della sua intimità. La obbliga a sedersi senza mai incrociare le gambe e le fa indossare solo abiti succinti che mettono in evidenza le sue fattezze. Le vieta assolutamente ...
    ... di indossare i pantaloni anche quelli del pigiama. Una vera troia deve essere femmina come una cagna in calore.
    
    Servizievole, al suo arrivo, si offre a lui che le concede le mani. Lo saluta baciandole in segno di rispetto e sottomissione. Quelle mani che la usano e servono anche per l’esecuzione di punizioni corporali. Espiazioni necessarie allo scopo educativo dell’essere che deve arrivare ad annientare la propria volontà.
    
    Punizioni che fanno parte dell’educazione e vengono attuate anche per piccoli motivi. Il Padrone è severo, non sopporta essere contraddetto o disobbedito. Usa spesso mollarle sulle rosee gote sonori schiaffoni per riportarla al suo ruolo. Gode con soddisfazione quando la obbliga a stendersi sulle sue ginocchia e scoprendole le chiappe affonda la paletta sulle bianche e morbide chiappe. Sferza una successione di colpi che la segnano nel corpo e nell’anima. Un dolore che le provoca lacrime e bruciore anche per più giorni. E’ obbligata a ringraziarlo a ogni colpo perché la punizione serve per la sua crescita e il tempo del Padrone è prezioso. Il deretano della fanciulla piace al vecchio, ne è attratto e non perde occasione per stringerlo, toccarlo, punirlo ed esplorarlo. Ama anche tenerla tra le braccia e sfregarle per lungo tempo il clitoride fino a farla piangere per il bruciore. Gode vederla dolorante e umiliata tra gli umori della sua fighetta che colano copiosi tra le cosce. Va in delirio quando si delizia del suo ventre, che aumenta e rotondeggia ...