1. Un vecchio racconto mai finito


    Data: 12/04/2019, Categorie: Trans Autore: Soloconamore, Fonte: Annunci69

    ... TELEFONO
    
    Rispondo, ho un po’ fretta, saluto e a domani.
    
    Ora esco, con un cappello con visiera, tuta e scarpe da ginnastica, il resto nella borsa, chiudo a chiave e giù in ascensore. Nei lunghi secondi di discesa faccio tremila scongiuri, nessuno mi deve vedere in faccia… e così è stato.
    
    Non vi ho detto una cosa, non ho la macchina, perché l’ha portata con se mia moglie quindi, per fare i 5 Km che mi dividono da Carlo devo andare in scooter…
    
    Vado, non so se vi sia mai capitato di guidare una scooter con delle mani così belle? Vi posso assicurare che viene proprio difficile staccare lo sguardo da quelle dita, gesti ripetuti migliaia di volte tutti i giorni, adesso vengono fatte con le unghie più belle e lunghe che mi sia mai capitato di avere. Raggiungo uno dei miei posti di scambio, dove, una volta uscita, tolgo la tuta, sistemo la gonna, rimetto la parrucca che controllo sugli specchietti, infilo nuovamente i magici sandali e…
    
    Chiamo Carlo
    
    “tesoro, sono uscita e sto venendo da te, fatti trovare in via … lascia la macchina accesa con i fari e tra 5 minuti ci vediamo.”
    
    Metto il casco sulla parrucca e volo da lui.
    
    Non è la prima volta in scooter per Roma, in genere, però, la gonna era un po’ più lunga. Ora guido con le calze a rete , i piedi smaltati messi in risalto dai sandali con il tacco così estremo, La gonna che non copre proprio nulla della guepiere, delle chiappe, del perizoma. Con il cuneo nel culo incomincio a saltellare sul sedile spingendolo ...
    ... sempre più in fondo, sento in bocca il sapore erotico del rossetto e le mani, sono sempre lì, davanti a me.
    
    Arrivo in zona e ti scorgo laggiù, in macchina, dove mi aspettavo di vederti. OK sei mio, ora ti concio per le feste.
    
    Parcheggio lo scooter, è sempre bello metterlo sul cavalletto con questi tacchi, mi sistemo la parrucca, accendo lo spinello e ti vengo incontro da dietro, camminando in mezzo alla strada.
    
    “ Ciao tesoro, sono Manuela” così dicendo gli passo le mani tra i capelli, poi con l’unghia sul naso fin sulle labbra, gliele allargo leggermente e gli lancio un bacio sulle labbra dischiuse.
    
    “Caro, lo so che sei stanco di aspettare, io però voglio fumare, visto che tu non lo gradisci, allora, ascoltami: questa è la telecamera, sai come usarla?”
    
    “ssi, farfuglia Carlo” in evidente stato confusionale
    
    “Io adesso ti fumo la sigaretta qua davanti ai tuoi fari e tu riprendi”
    
    “Certo” l’idea lo ha stuzzicato, ottima scelta.
    
    Così dicendo mi faccio una decina di metri avanti a lui e di traverso mi metto lo spinello in bocca, tiro avidamente con le dita protese, mentre lo guardo negli occhi, poi con il fumo comincio a fare degli anelli, (ricordate la mia bocca perfettamente disegnata?) poi l’unghia mi scende sulla lingua e, successivamente, lungo tutto il corpo, sulle gambe.
    
    Intanto, mi giro e mi piego in avanti, ora il mio culo e tutto davanti a te.
    
    Rivolgo il viso verso te e faccio un altro tiro, ora la lingua passa ad inumidire le labbra, mentre le ...