1. Un vecchio racconto mai finito


    Data: 12/04/2019, Categorie: Trans Autore: Soloconamore, Fonte: Annunci69

    ... mi vedrai…
    
    Ora le scarpe, il fondamento su cui nasce e cresce Manuela, perché da quando sono piccola, con le scarpe di mamma ai piedi, che mi chiedo perché io non possa camminare ogni giorno con questi oggetti del mio piacere indossati.
    
    Ma bando ai rimpianti, scelgo, per questa sera, dei sandali con la zeppa col tacco a spillo finissimo, lungo 15,3 cm, terminanti con il tacchetto di metallo, per farti assaporare ogni mio passo, per farti ricordare il rumore che fa Manuela quando vuole scopare con te. Sui sandali sono proprio io, mi posso descrivere; sono alta 1,95 con quei tacchi, magra, slanciata, una pelle liscia che non sembra di una 50enne, un culetto bello tosto frutto di anni di sport e cavalcate sui tacchi, La parrucca bionda platino con i boccoli mi rende veramente affascinante. NON CE LA FACCIO PIU’ ma devo ancora fare di più, il gran colpo di classe; mi arrotolo una canna e do il via allo sballo: mi attacco una alla volta le unghie che mi ero preparato per la serata da stamattina. Lo stesso smalto dei piedi ed il colore del rossetto, per ogni dito ripeto il rito della colla dietro l’unghia e la pressione sul dito, mentre fumo e tengo dentro lo sballo che si accresce in piedi davanti allo specchio che riflette la mia immagine intera. L’immagine di una fica da sbattere, stasera.
    
    Ora ho finito, posso uscire ora che sono le 22? Macchè… devo aspettare la telefonata di buonanotte di mia moglie.
    
    Non riesco più a stare ferma, ho voglia di uscire, di vivere ...
    ... come solo Manuela può fare… e invece devo stare qui, davanti ad uno specchio a rimirarmi. Oggi non voglio essere bella per me, ho bisogno di coccole, carezze, tenerezze, ho bisogno di cazzo; guardo le mie mani, sono spettacolari con le unghie che escono di almeno 1 cm, lunghe, affusolate, me le passo sul corpo, mi fanno eccitare.
    
    Ho voglia di sentirti, so che mi aspetti, che mi desideri:
    
    “ciao Carlo”
    
    “ma si può sapere che stai facendo? Sto qui ad aspettarti e tu… mi telefoni per dire cosa, aspetta? Arrivo?”
    
    “ si, tesoro, sai quanto desideri strare con te ma devi aspettare, ancora un pochino, non ti pentirai di questa attesa, te lo prometto.”
    
    “ma che stai a fare?”
    
    “aspetto ancora che mi chiami, ma sono tutta pronta per te, lo sai che La mini di pelle è così corta che vedi tutti i lacci della guepiere? Ora sto giocandoci, con i lacci e con le mie unghie lunghe, rosse, ora mi sto toccando il forellino, il dito scompare dentro, poi riesce, lo metto in bocca per sentire i miei sapori… sono pulita, so di buono.”
    
    “ dai ti aspetto ma fai presto”
    
    Prendo il mio olio lubrificante e mi massaggio il buchino, poi un dito, due dita, tre dita, quattro dita… Oh mio signore mi sto facendo prendere la mano… infilo un attimo la mano ma subito mi ritraggo, non voglio perdermi l’emozione di farlo fare a Carlo. Devo calmarmi, vado a prendere un cuneo e lo sbatto dentro, andrò all’appuntamento con il cuneo tenuto dentro dal perizoma di poliestere contenitivo.
    
    SQUILLA IL ...