1. Un pomeriggio diverso...


    Data: 12/11/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: terramai, Fonte: Annunci69

    ... carezza di farsi sempre più intima. Sentì un calore salirle dal corpo, sentì che il desiderio la stava prendendo: chiuse gli occhi per godersi quel contatto e corse con una mano sui pantaloni di Marco. Senti, sotto il calore della sua mano, che anche lui era eccitato, che il suo membro si era irrigidito e, a stento, riusciva a sentirlo tutto nel palmo della sua mano.
    
    Marco si voltò verso di lei, si guardarono, si avvicinarono. Le loro labbra si unirono in un bacio, sensuale, bagnato… una battaglia a colpi di lingua. Poi lui avvicinò la sua bocca all’ orecchio di Sara, le spostò una ciocca di quei capelli biondi che aveva ammirato mentre prendevano il caffè e le sussurrò all’orecchio: “ Mi piaci…….. ho voglia di godere e di farti godere, ho capito che sei la troia che ho sempre aspettato!”
    
    Sara fu eccitata da queste parole e decise di farsi più ardita: abbassò la zip dei pantaloni di Marco, spinse la mano in quella apertura, lo spazio non era tanto ma sufficiente a sentire, dentro gli slip, un cazzo duro e grosso, voglioso di essere il balocco di una donna come lei.
    
    La mano di lei cominciò ad accarezzarlo ed a muoversi su e giù lungo quell’ asta, in sincronia con la mano di lui che faceva altrettanto sulla sua fica.
    
    Lui sentì un fremito percorrergli il corpo quando la mano di Sara spostò l’elastico degli slip e si spinse a contatto diretto con il suo sesso; sentiva le sue dita che lo toccavano, un tocco delicato, piacevole, una carezza che si spingeva del glande ...
    ... fino ai testicoli e si soffermava ad accarezzarli. In quell’ estasi piacevole Marco comincio' a solleticare il clitoride di quella donna meravigliosa: sentiva quella carne morbida e delicata tra le sue dita, il suo massaggio, all’inizio delicato, si fece sempre più pesante finchè, eccitatissimo, spinse il suo dito medio dentro quella fessura, già umida ed accogliente.
    
    A lei sfuggì un impercettibile gemito di piacere, spinse in avanti il ventre ed allargò le cosce tanto che la poltroncina del cinema le sembrò particolarmente stretta e scomoda; sentiva quel dito, che poi le sembrò diventassero due o tre o ……, che si spingeva dentro il suo sesso, lo sentiva muoversi, accarezzare. Era troppo eccitata per potersi controllare; fregandosene di essere in un luogo pubblico e che qualcuno degli altri spettatori potesse sentire o vedere, afferro' con la mano il cazzo di Marco e lo tirò fuori dai pantaloni cominciando a masturbarlo violentemente. Approfittò di una scena del film particolarmente luminosa per guardarlo e si rese conto di ciò che stava toccando. Le piacque: non era lunghissimo, ma di un diametro che lei immagino' perfetto per pervaderla; la cappella era gonfia e lucida, pronta ad esplodere, e tutta l’asta era percorsa da nervi e vene gonfie che lo rendevano uno splendido strumento da guardare e da … godere.
    
    Ma Sara non sapeva resistere, voleva molto di più. A volte lei stessa si era domandata se questo le sarebbe successo anche con un’altra donna. Ancora non lo sapeva ...
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