1. Quell’opportuno incitamento


    Data: 12/11/2017, Categorie: Sensazioni Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... l’immagine, d’averle rallentate, naturalmente nuda seduta sulla poltroncina dove si faceva le coccole da sola. Brulla, disadorna e totalmente nuda, da sola nella sua camera siccome non aveva pudore, per il fatto che suo padre da quando era andato via di casa, lei non aveva mai avuto problemi nel girare svestita senz’avere nulla addosso. A casa di Tony era diventato tutto più essenziale, lineare e semplice: lei arrivava, lui l’aspettava spesso con un chimono nero e nient’altro, in quanto lei era sempre contenta e compiaciuta di ritrovarlo già nudo, tanto che non vedeva l’ora di spogliarsi anche lei. Fu proprio in casa di Tony, facendo un giorno l’amore davanti alla telecamera che gli venne quell’idea, mentre lei era già prossima all’apice dell’orgasmo, proprio in quella circostanza volle sapere se quella realizzazione le sarebbe potuta andare a genio:
    
    “Tesoro, sai una cosa? La videocamera ha una deforme e sgraziata mancanza: pensa, se io mi sposto alla fine non si vede più nulla. Immagina e stima, quanto bello sarebbe fare l’amore in funzione di quel trabiccolo e se ci potesse almeno riprendere qualcuno. Che cosa ne pensi?”.
    
    “Qualcuno? Vuoi dire una persona che sta qui con noi, nel tempo in cui noi due siamo all’opera?”.
    
    “Sì, certo, hai capito bene, prima ci guarda e poi ci riprende. Queste tue impudiche, lussuriose e scostumate espressioni non le possiamo perdere, perché tu sei così attraente, avvincente e incantevole mentre vieni. Ti piacerebbe?”.
    
    “Certo che sì, ...
    ... sarebbe allettante, davvero interessante e anche stimolante. Sei proprio una canaglia, un filibustiere e un porco di prim’ordine, lo sai questo?”.
    
    “Dimmi, ti piacerebbe di più se fosse presente un maschio o una femmina?”.
    
    “Un maschio naturalmente, tassativamente sì, ma che discorsi fai”.
    
    In seguito ambedue pigliati più dal fare che dal pensare, si smarrirono uno dentro l’altro senza neppure finire il discorso, che però era rimasto ben impresso e radicalmente stampato nella memoria della telecamera. Fu perciò Rossana, a ritirarlo fuori alcune sere dopo mentre erano a cena, perché su quella lussuriosa fantasia e su quella depravata e intemperante genialità, lei aveva fatto frullare le dita molte volte durante quei giorni.
    
    “Dimmi la verità, ma pensi davvero che sia possibile e fattibile farsi riprendere da qualcuno?”.
    
    “Se tu lo vuoi possiamo farlo benissimo. Preferiresti uno sconosciuto o sceglieresti un amico?”.
    
    “A dire il vero ancora non saprei con esattezza. Onestamente lo sconosciuto m’atterrisce e mi turba un poco, sinceramente forse è meglio un amico, poiché mi rassicura e non mi scoraggia”.
    
    “Per la scena finale, hai in mente qualcuno in particolar modo?”.
    
    Tony immaginava che lei fantasticando e congetturando si fosse già fatta una sua connaturata e familiare rappresentazione, cosicché la pungolò oltremodo:
    
    “Spontaneamente considero e ti dirò, che potrei benissimo compierlo davanti a Gaetano. Io gli racconto sempre tante cose, in quanto è come se ...