1. Quell’opportuno incitamento


    Data: 12/11/2017, Categorie: Sensazioni Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... m’avesse già visto”.
    
    “Gaetano? Che cosa dici? Immagino vorrai scherzare?”.
    
    Gaetano era un amico di Tony che vedevano spesso, forse il migliore amico di Tony, lui si era appena separato dalla moglie perdendo ragionevolmente un poco del suo innato buonumore, ma era sempre Gaetano, quindi perché no?
    
    “Molto bene, è un’ottima scelta: lui non si farà certo dei problemi, stanne certa. La questione importante è che tu sia convinta ed esortata nel compierlo”.
    
    “No, aspetta, è solamente un’idea passeggera, una nozione precaria. Se dovessi farlo, meglio di lui al momento non c’è nessuno”.
    
    “Ecco, per l’appunto: l’importante è che tu sia decisa. Se non sei certa ne persuasa, ne riparliamo placidamente in modo più adeguato”.
    
    “Ascolta, se non lo fossi? Mi ci vedresti realmente a far l’amore davanti a Gaetano?”.
    
    “In verità non è che tu sia a tal punto composta, costumata e riservata. A me personalmente l’idea piacerebbe molto, eccome”.
    
    “Dipende da me, lo so, perché il carnale pensiero e la libidinosa considerazione già mi eccita parecchio, vedi sono già un lago”.
    
    “Accarezzandomi da sola l’ho anche visto che mi guardava lì nel mezzo. Parlando con onestà dovrò ponderarci sopra, nel contempo la circostanza m’aizza notevolmente, ho una voglia esasperata”.
    
    “Allora chiedo il conto?”.
    
    Passarono altri giorni, periodi nella norma, usuali, lui non le chiese mai nulla, dato che la sentiva ribollire forse più forte del solito, ma non le implorava nulla, aspettava e ...
    ... basta. Riuscirono a far l’amore anche a casa di lei fugacemente sopra la cantina, talvolta nella sua camera, ma in quell’occasione suonarono alla porta e quell’incantesimo s’interruppe di colpo frantumando le loro aspettative. Lei continuava a esaminare sovente lo stesso filmato in cui lui le chiedeva di farsi ispezionare da un altro e ogni volta godeva più forte. Le balenò in mente se una sua affezionata conoscente l’avesse potuta spalleggiare, riprendendola e in ultimo inquadrandola durante il tempo in cui erano focosamente affaccendati in azione, eppure era sempre più irremovibile l’idea che fosse Gaetano a dover maneggiare quella telecamera. Era un assillo, un tormento, una tensione che mal sopportava: lei doveva compierlo, perché quel tarlo continuava a scavarla dentro scompigliandola, pertanto una sera a casa di Tony, mentre lui la baciava affettuosamente lei esplose sbottando:
    
    “Adesso sono pronta: facciamolo, dai chiamalo, diglielo che lo voglio, non ne posso più”.
    
    “Devo chiamare Gaetano? Mi dai via libera, adesso?”.
    
    “No, non adesso, però avvisalo e preparalo. Fammelo trovare qui proprio come una bella sorpresa da spacchettare con cura”.
    
    La sua fremente richiesta assieme a quella vibrante pretesa fu acutamente accontentata. Q
    
    ualche giorno dopo, appresso che altri giorni erano passati senza sorprese, senza più sapere, senza che lei avesse mai rinunciato a carezzarsi da sola con il suo film, Tony l’accolse come di consueto nudo con il chimono nero, felice di ...