1. Jeans


    Data: 28/03/2019, Categorie: Incesti Autore: Guzzon59, Fonte: RaccontiMilu

    ... forti mi immersi in profondità come un disperato.
    
    Vani furono i tentativi di Erika di sottrarsi dalla mia aggressione imprevista.
    
    Dopo alcun minuti di intensa leccata, la voce di Erika mutò ed iniziò a tradire una po di emozione. Era difficile non farsi coinvolgere da quella azione impettuosa.
    
    ‘Pa’ pà mmmm cazzo fer’. mati mmmm
    
    Tutto inutile, parole vuote e prive di qualsiasi potere. Ero super eccitato. La figa di Erika in quel momento era quanto di meglio potessi avere per soddisfare una libidine cresciuta a dismissura.
    
    Man mano che scavavo con la lingua la sentivo cedere fino quasi a partecipare. Quando finalmente’.
    
    ‘papà mmm si mmmmm dio sto godendo mmmm si si mi piace mmmmm
    
    Un incitamento inutile visto che già leccavo, mordevo e succhiavo la nicchia vaginale guidato solo dalle mie cieche intenzioni ormai straripanti di libidine; ero talmente eccitato che mi ero aperto perfino i pantaloni e con un mano mi menavo il cazzo duro. Avevo trovato un accordo sinergico tra l’impegno della bocca nella nicchia vaginale di Erika e la sega.
    
    Erika lo notò subito e senza distogliere lo sguardo, insisteva a fissarlo intensamente.
    
    Le sue occhiate sul mio cazzo mi infodevano un energia increbile. Si leggeva chiaremente che quella curiosità morbosa celava una nascente eccitazione della sua fantasia.
    
    Alla fine.
    
    ‘visto che lo stai guardando! Non ti andrebbe di sucarmelo?
    
    Mi piaceva essere scurrile e trattarla come una puttana di bordello. Silenzio assenso. ...
    ... Lo presi coma un si.
    
    La spodestai dalla poltrona e ponendomi al suo posto me la tirai sopra il mio grembo e le spinsi la testo sul mio cazzo.
    
    Erika si impossessò subito del pisello e attaccò a pompare come una indiavolata.
    
    Avevo capito bene : quello era un desiderio che anelava di essere realizzato subito. Infatti il cazzo nella sue mani diventò il meglior lecca lecca che una ragazza potesse bramare.
    
    Con quell’impegno aveva assunto una posa strabiliante, piegata con il busto sul mio cazzo, metteva in mostra il suo meravilgioso culo che era sempre scoperto. I Jeans non si erano mossi di un centimetro e le stringevano le gambe come pastoie.
    
    Man mano che incalzava sul mio cazzo, aiutata da una mia mano che le spingeva il capo fino farglielo ingoiare tutto intero.
    
    Nello stesso istante mi divertivo a stimolare le labbra della sua fica infilando qualche dito nel condotto vaginale.
    
    Erika aveva una pelle liscia che a solo toccarla mi faceva venire i brividi alle radici del cazzo.
    
    Da come pompava sul mio cazzo lasciava intendere che la troietta aveva fatto molta esperienza nell’arte orale.
    
    Il cazzo brillava tanto era impregnato di saliva segreta in abbondanza.
    
    Ci sapeva fare, era un vero diavolo di resistenza, perché aveva affrontato con determinazione le difficoltà di ossigeno pompando senza soluzione di continuità.
    
    Procedeva sul mio cazzo con grande tenacia e da come mi accarezzava i coglioni anche con grande passione.
    
    Il mio grembo era diventato ...