1. Jeans


    Data: 28/03/2019, Categorie: Incesti Autore: Guzzon59, Fonte: RaccontiMilu

    ... salire.
    
    Appena mi vide:
    
    ‘Papà ma che cazzo fai qui! Non vedi in che condizioni sono?
    
    ‘Scusami! Ho sentito urlare e ho pensato che stessi male!
    
    ‘Mi sto sforzando a far entrere sti cazzo di Jeans! Porca miseria sono tutta sudata!
    
    ‘Scusami vado via!
    
    ‘No! Dove vai?
    
    ‘Be! Via! E’ imbarazzante per me restare qui!
    
    ‘Aspetta! Forse potresti darmi una mano!
    
    ‘E come?
    
    ‘Avvicinati afferra i lati di dietro e tira insieme a me! Magari in due ci riusciamo!
    
    L’idea mi sembrava buona. In un primo momento il culo nudo di Erika non mi aveva fatto alcuno effetto. I problemi arrivarono quando mi trovai lo scoscio a pochi centimetri dal naso e in una posa oscena.
    
    Così tirammo all’unisono. Lo sforzo fu talmente energico che lei finì per essere proiettata a pecorina sulla poltrona.
    
    La posizione assunta mise la fica in bella vista e davanti a quella visione esclamai:
    
    ‘Eh la peppa! Ma non porti le mutande?
    
    ‘Cazzo papà! Invece di fare osservazioni stupide dammi una mano!
    
    ‘Va bene! Non ti scaldare!
    
    Mi inginocchiai dietro, con la faccia in linea con il suo culo nudo, e dopo aver afferrato i bordi superiori tirai con forza verso l’alto. Niente i jeans erano troppo stretti.
    
    Ma qualcosa era successo, il suo culo a pecora aveva suscitato in me un attenzione non molto paterna.
    
    Trovarmi davanti agli occhi, a distanza ravvicinata, la nicchia vaginale di Erika, influenzò i miei pensieri ed un terremoto di sensazioni turbò la mente.
    
    Era impossibile ...
    ... restare inerti al cospetto di quel meraviglioso panorama.
    
    Le natiche rotonde si dividevano divinamente in corrispondenza della fica, che sembrava incastrata come una conchiglia al centro dello scoscio. Sembrava l’immagine di una posa di playboy. Molto eccitante
    
    ‘Dai proviamo ancora!
    
    ‘Va’ be.. ne!
    
    Ero già emozionato. Il sangue nelle vene cominciava a bollire. La visione di quel spendido incavo vaginale iniziava a stimolare la mia fantasia.
    
    Il cazzo, termometro di quella febbre morbosa, misurò a suo modo il livello di libidine ingrossandosi, mio malgrado ed in pochi secondi, alla massima grandezza.
    
    ‘Dai papà tiriamo insieme!
    
    ‘Si!… si’
    
    In quelle condizioni non era facile collaborare. Stavo sudando dall’agitazione.
    
    ‘Che fai non tiri!
    
    Capitolo secondo: la tentazione (scritto fa guzzon59)
    
    Stavo fermo, inpnotizzato davanti a quella fonte di piacere. La figa di mia figlia mi aveva stregato, la bramosia aveva già contaggiato la mia mente per cui persi il controllo della situazione. Ebbi l’impressione di trovarmi in uno di quei bordelli di Amsterdam e d’istinto immersi la faccia in mezzo ai glutei boriosi di Erika iniziando a mordere e a leccare la fica.
    
    ‘Papà che cazzo fai?
    
    Non potevo rispondere perché la bocca era impegnata incisivamente a nutrirsi di quella bontà naturale.
    
    Per rendere la mia azione più tagliente le afferrai il culo e dopo aver diviso le labbra con i pollici, misi a nudo la carne viva della fica, e come un affamato di sensazioni ...