1. la curiosità è femmina


    Data: 28/03/2019, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Autore: solounuomo, Fonte: RaccontiMilu

    ... tipo…”
    
    “Capisco, alla signora piace un certo tipo di abbigliamento. Bene, mentre io farò vedere altri articoli a suo marito, lei può accomodarsi con Lucy a scegliere qualcosa che la faccia sentire bene. Lucy! Lucyy!!”
    
    Dalla stanza accanto, separata da questa solo da una serie di veli oro e viola, comparve una ragazza bellissima. Diafana, con i capelli a caschetto castani, e gli occhi verdi. Sembrava l’incarnazione di Valentina di Crepax. Avrà avuto 27 anni al massimo, probabilmente una qualche studentessa fuori corso, che si manteneva da sola facendo la commessa in un sexyshop.
    
    Il suo passo era delicato, come la sua intera figura. Era tremendamente bella e tranquilla, vestita con un abito da ancella, un solo tessuto che le scivolava sul corpo, legato ad una collana rigida e metallica che portava intorno al collo. Semplice e bellissima.
    
    Uno sguardo, lui sapeva che io ero già eccitata, lo sapeva che non potevo essere rimasta indifferente alla situazione, e a Lucy, ed io sapevo che lui aveva capito.
    
    Lucy ci saluto, con un sorriso, e rivolta a me, mi invitò a seguirla.
    
    Un momento di esitazione, poi mio marito mi fece capire che andava bene, che mi potevo prendere i miei tempi per scegliere quello che preferivo, e che lui avrebbe atteso paziente.
    
    Seguii la commessa nella stanza adiacente, dove alle pareti era addossato un unico divano che faceva il giro della stanza, ed al centro un divanetto basso, senza schienale ne braccioli.
    
    Mi sorrise, e mi fece ...
    ... accomodare su questo divanetto, e mi diede un catalogo da sfogliare, così da poter restringere le ricerche. Non ci volle molto, che le mie dita continuavano a tornare alla pagina dei bustini. Avevo sempre amato le stecche, le stringhe che si stringevano sulla schiena.
    
    Lucy mi mostrò una guepiere di raso nero. Mi piaceva, e mi invitò a spogliarmi.
    
    Un attimo di imbarazzo. “Devo togliere tutto…tutto?” chiesi andando dietro al paravento
    
    Sorrise, annuì”Vedrà che poi l’imbarazzo svanisce. Certi capi ci fanno sentire sicure e desiderabili. Vedrà. ora l’aiuto ad indossarlo”
    
    E così dicendomi passò il bustino davanti al mio seno, posizionandosi dietro di me, iniziando a stringere il nastro per chiuderlo. Sistemò il mio seno, con un tocco delicato ma deciso.
    
    Il nastro dietro, strizzava il mio seno, facendolo quasi uscire completamente dal bustino.
    
    A quel tocco i miei capezzoli s’indurirono, ma Lucy non ci fece caso.
    
    Finito di legarmi, mi chiese cosa volessi indossare sotto e se volessi indossare qualcosa.
    
    Non lo sapevo. Non avevo preferenze, poteva essere pizzo, poteva essere un tanga, poteva essere una coulotte, poteva anche essere nulla. Andava bene comunque.
    
    Volevo lasciarmi andare e sentirmi porca, ed era inutile stare lì ad abbondare in tessuto.
    
    Mi guardai allo specchio. I capelli scuri legati in una coda alta e tirata, poco trucco, quel bustino nero, le tette strizzate, e la figa incorniciata tra i due laccetti del reggicalze. Mi stavo bagnando, e non ...