1. la curiosità è femmina


    Data: 28/03/2019, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Autore: solounuomo, Fonte: RaccontiMilu

    Ero carponi, con un cazzo ficcato in bocca, spalancata con un divaricatore, la lingua protesa, e fili di sperma e saliva che mi colavano sul mento e sulle tette.Ero oscena ed eccitata, la lingua andava a cercare la cappella di quell’uomo, e un momento di lucidità mi restituì l’immagine di me e di noi, quella stessa mattina, prima che tutto cambiasse.
    
    Io ero sempre stata la più esuberante dei due, quella con mille fantasie, e voglie, lui era dolce, e gentile, e soprattutto geloso.
    
    tante volte si era parlato di trasgressioni, ma ero quasi esclusivamente io a proporre, e solo mentre facevamo sesso. Poi le cose finivano lì.
    
    Quella mattina invece, col bambino che si sarebbe fermato il fine settimana dai nonni, approfittammo per fare una follia.
    
    Volevamo comprare delle cose in un sexy shop, ma la vergogna ci frenava, essere poi riconosciuti da qualcuno sarebbe davvero stato troppo!
    
    Arrivammo davanti al portone. Controllai l’indirizzo ed il civico.
    
    7, era corretto. Eppure sembrava l’ingresso di una casa, un portone in mezzo a tanti altri in un vicolo della città.
    
    Non un’insegna, non un nome sul campanello.
    
    Uno sguardo tra di noi, a me scappava da ridere, un misto tra imbarazzo e tensione, poi un attimo di titubanza.
    
    “Ma dai amò, andiamo via, io mi vergogno.No, non entro mica”
    
    Lui mi fissò” se non vuoi andiamo, facciamo colazione in un bar, e giriamo la macchina”poi un sorriso.
    
    Mi conosceva fin troppo bene, da sapere che non volevo andare ...
    ... via, mi serviva solo un pò di incoraggiamento.
    
    Alla fine era un sexy shop, alla peggio non avremmo comprato nulla,e ci saremmo fatti 4 risate ripensando all’imbarazzo.
    
    Il mio dito era già sul campanello.
    
    Il portone scattò, lasciandoci entrare in un corridoio di una decina di metri, in fondo al quale c’era un portone di legno, con due applique illuminate, una a destra ed una a sinistra. Ci aprì un signore sulla cinquantina, con i capelli brizzolati e la barba decisamente lunga, un viso tranquillo ed oserei dire quasi simpatico, sormontato da un paio di occhialini da lettura, tondi, con una montatura sottile.
    
    Ci sorrise, e ci fece accomodare.
    
    “Buongiorno, prego, accomodatevi, e non siate nervosi.” si doveva intuire piuttosto bene che era la nostra prima volta!
    
    “Ditemi, cercavate qualcosa di particolare, o siete curiosi e preferite dare uno sguardo generale?”
    
    Il suo sguardo tranquillo passò da uno all’altro, per diversi secondi, poi presi la parola io, infondo lui mi aveva accompagnata per farmi contenta e realizzare certe mie fantasie, e comunque io ero decisamente quella meno timida, o almeno la più sfrontata sotto certi aspetti.
    
    ” emmm… volevamo vedere… no, non &egrave la prima volta. Qualche anno fa sono andata da sola in un negozio vicino a casa, ed ho acquistato un collare, delle polsiere e delle cavigliere di cuoio, ma in realtà non li usiamo spesso, perch&egrave poi io preferisco sentirmi libera nei movimenti, ma mi piacciono cose di questo ...
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