1. Spiando dalla finestra


    Data: 24/03/2019, Categorie: Voyeur Masturbazione Prime Esperienze Autore: ixtrix9, Fonte: xHamster

    ... giochetto per qualche minuto, fin quando con estrema soddisfazione notai che il suo respiro cominciava leggermente ad accelerare e la stoffa delle sue mutandine si stava facendo man mano più scura, bagnata dai suoi umori.
    
    Fu allora che senza smettere di baciarla lungo la coscia, cominciai a toglierle le mutande, e lei mi aiutò alzando un poco la schiena, facilitandomi. Mi si parò davanti un odore meraviglioso ed una vista ancor più magnifica; le labbra erano già schiuse, gonfie e vogliose, e dalla loro cima faceva capolino il clitoride, rosa chiaro e pulsante quasi. Scesi per l'ultima volta lungo le sue cosce ed arrivai a destinazione. Appoggiai le mie labbra contro le sue e cominciai a giocare col suo pertugio, facendo entrare ed uscire la lingua più volte, per poi risalire lentamente verso il clitoride e dedicarmi completamente a lui.
    
    Cominciò a gemere, ed io non smisi mai di trillare con la punta della mia lingua il suo piccolo cazzetto; con le mani, risalii sulla sua pancia, sotto la maglia che ancora indossava, fino a all'altezza del suo seno, che cercai di liberare dalla morsa del reggiseno (ancora una volta aiutato da lei. Aveva delle tette molto carine: sode, dure, ma non enormi. Una seconda al massimo, mi stavano precise precise nelle mani.
    
    Di punto in bianco, come un fulmine a ciel sereno, presi una decisione. Riabbassai le mani e mi tolsi scarpe e calzoni il più velocemente possibile, continuando a non dar pace al suo clitoride, che la faceva pian piano ...
    ... impazzire. Afferrai poi alla base il mio cazzo, smisi di leccare, e gli andai sopra. Li per li forse fece resistenza, non lo capii bene dai suoi movimenti; fatto stà che riuscii agilmente a penetrarla e cominciai a scoparla. Affondavo il più che potevo col bacino. Lei poco dopo comincio nuovamente a gemere, ed io di tutta risposta mi dedicai al suo capezzolo destro, che cominciai a trillare come avevo fatto poco prima col clitoride, con la lingua. Durai ancora poco. Cinque minuti, dieci, non di più, ed ancora una volta feci una sborrata colossale, curandomi bene di uscire prima, inonandola sulla sua pancia.
    
    Era chiaro come il sole che nonostante stesse gemendo durante la penetrazione, non avesse ancora raggiunto l'orgasmo. Così, dopo aver sborrato, senza dargli tempo di fare niente, tornai a scendere con la mia bocca sulla sua fica, bagnatissima, e ricominciai il giochetto della lingua, stavolta aiutato dalle dita, indice e medio, che entravano ed uscivano dal suo buco ritmiche, mentre tartassavo il suo clitoride con la lingua. Ero sul punto di gettare la spugna, i suoi gemiti aumentavano ma l'orgasmo tardava ad arrivare. Poi a un certo punto, si zittò di colpo. Inarcò la schiena con uno s**tto e le sue mani strinsero le lenzuola arruffate del letto. Trattenne il fiato per diversi secondi, e poi esplose in un mugugno da paura. Mi spinse lontano, nell'impeto dell'orgasmo, ed io caddi col culo a terra osservandola contorcersi.
    
    Rimanemmo in quel modo per quasi un quarto ...