1. Gangbang


    Data: 19/03/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: CxMIII, Fonte: RaccontiMilu

    ... fondo, c’erano altri tre uomini, che, a differenza degli altri, erano vestiti completamente di nero, incluso un passamontagna che lasciava scoperti solo gli occhi e le narici.
    
    Il negro la lasciò libera.
    
    Quello con il naso sanguinante si avvicinò e le mollò uno schiaffone in pieno viso.
    
    La ragazza barcollò, ma rimase ferma.
    
    ‘No, che cazzo fai, non sei qui per riempirla di botte’, disse uno dei tre uomini mascherati.
    
    ‘Ma mi ha rotto il naso, ‘sta stronza.’
    
    Il negro la prese di nuovo da dietro. Sentì la braccia forti dell’uomo che la sollevavano e le schiacciavano la schiena contro il petto di lui.
    
    I due magrebini si avvicinarono e le alzarono i piedi tenendole le gambe aperte.
    
    Intanto due degli uomini mascherati erano entrati in azione. Uno aveva una grossa telecamera professionale, mentre l’altro impugnava un’asta con un microfono.
    
    ‘Fermi, aiuto, cosa volete farmi?’
    
    Paolo, mentre accostava il microfono, avendo cura che non entrasse in campo, pensò che era la prima volta che la donna parlava, da quando l’avevano rapita. Aveva una voce calda, sensuale, leggermente roca, solo appena incrinata dal terrore che cominciava a prenderla.
    
    I magrebini le sollevarono ancora le gambe, ora la ragazza era praticamente in orizzontale, tenuta per le spalle dal negro e per i piedi dagli altri due.
    
    Naso rotto si abbassò e si infilò in mezzo alle gambe aperte della donna.
    
    ‘Vedrai che quando avrò finito con te, maledirai il momento che mi hai spaccato il ...
    ... naso.’
    
    Le arrotolò la minigonna fino alla vita, scoprendo un minuscolo slip nero.
    
    Questa volta lei urlò.
    
    Paolo controllò l’indicatore, per fortuna aveva inserito il limitatore, altrimenti il primo grido sarebbe venuto completamente distorto.
    
    Infilò le mani ai lati delle mutandine e tirò verso di sé.
    
    La ragazza gridò di nuovo, più forte, ed iniziò a dibattersi.
    
    Si immobilizzò solo quando vide il coltello.
    
    Due brevi colpi e lo slip, tagliato, planò sul pavimento, seguito dall’obiettivo della telecamera.
    
    ‘Sul tavolo, mettetela sul tavolo.’ Ordinò naso rotto.
    
    La sbatterono brutalmente di schiena su un polveroso bancone di legno.
    
    Il negro le tenne le spalle bloccate mentre i magrebini le allargavano completamente le gambe.
    
    Lei ora sembrava stordita, quasi inerte.
    
    Si risvegliò dal torpore solo quando sentì il rumore della lampo che si abbassava.
    
    Naso rotto era di fronte a lei, con i pantaloni aperti ed abbassati e si stava vigorosamente massaggiando il pene, per farlo crescere.
    
    ‘Maledetti bastardi, lasciatemi!’
    
    Era spaventata, ma allo stesso tempo furiosa.
    
    I due magrebini faticarono non poco a tenerle ferme le gambe, poi, quando lei cominciò ad essere stanca, naso rotto fece un passo avanti.
    
    Il pene dell’uomo, duro e dritto, era davanti al suo sesso, poteva sentirne la punta solleticarle la pelle ricoperta dal folto ciuffo di peli pubici, ricci e neri.
    
    Lui si divertì un poco, sfiorandole le labbra della vagina, che rimanevano ...
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