1. Gangbang


    Data: 19/03/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: CxMIII, Fonte: RaccontiMilu

    ... dal furgone e si diressero verso di lei.
    
    Il primo l’afferrò per un braccio e qui accadde il primo evento imprevisto: la pantera doveva avere degli artigli molto efficaci.
    
    La ragazza, con un movimento rapido ed improvviso si abbassò e lo fece volare in aria, mentre il secondo cercava di afferrarla.
    
    Il primo romeno atterrò malamente sul marciapiede sbattendo un ginocchio e poi la faccia, ma all’altro andò anche peggio, perché lei si fece prendere, poi, quando erano a contatto, gli rifilò una tremenda gomitata sul viso.
    
    Paolo si rese conto che fino a quel momento, invece delle grida terrorizzate di una povera ragazza indifesa, aveva registrato le parolacce in romeno di quello a terra, e le urla di dolore dell’altro, rimasto in ginocchio, a cui la pantera aveva spaccato il naso.
    
    A questo punto entrò in scena il terzo. Lorenzo aveva insistito perché nel gruppo ci fosse un africano.
    
    ‘Il negrone con il cazzone è un
    
    di questi servizi, non può mancare.’
    
    Il gigantesco nigeriano che avevano assoldato si rivelò prezioso, perché riuscì a prendere la ragazza alle spalle, stringerla e sollevarla di peso.
    
    Ormai la pantera era innocua, con le braccia bloccate e le gambe che scalciavano inutilmente nell’aria, non era più in grado di colpire.
    
    I due romeni si rialzarono bestemmiando, presero una gamba ciascuno della ragazza e lo strano quartetto si infilò nel furgone.
    
    La prima scena era terminata. Marco e Paolo misero via l’attrezzatura, mentre Lorenzo ...
    ... raccoglieva da terra la borsetta della ragazza, poi salirono in macchina seguendo il furgone che si era già avviato. Il set era stato allestito in un vecchio magazzino vuoto, dopo che, due giorni prima, Marco e Paolo vi avevano fatto un sopralluogo
    
    Era di proprietà di un loro conoscente che ci teneva ammonticchiate vecchie scene di film girati anni prima.
    
    Era il luogo ideale perché fornito di energia elettrica, tranquillo e lontano dall’abitato ed in buone condizioni.
    
    La ragazza fece il suo ingresso nell’ambiente predisposto per le riprese.
    
    Le tolsero il cappuccio nero che aveva tenuto per tutto il tragitto, per impedire che potesse in seguito descrivere la strada percorsa.
    
    Si guardò intorno preoccupata, non aveva l’aria terrorizzata, ma aveva perso molta della sua baldanza.
    
    Guardò gli uomini che la circondavano.
    
    I primi due già li conosceva. Uno aveva i pantaloni strappati ed un ginocchio gonfio, mentre l’altro continuava a tamponarsi il naso tumefatto e sanguinante.
    
    Dietro di lei c’era quel negro enorme che, quasi da solo, l’aveva caricata sul furgone. Le stringeva forte le braccia dietro la schiena, tenendole entrambi i polsi con una delle sue manone spropositate.
    
    Ad attendere, dentro quello che le sembrava un capannone in disuso, c’erano due uomini, dall’aspetto sembravano magrebini, erano discretamente sudici e malmessi e il modo con cui guardavano le sue gambe nude e la sua scollatura, non prometteva nulla di buono.
    
    Più lontano, verso la parete di ...
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