1. IO, DIO


    Data: 18/03/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: IL_RAMO_RUBATO, Fonte: RaccontiMilu

    ... coraggio di ammetterlo a te stessa. Datti tempo. Capirai. Ascolto la scusa che hai pensato.’Io.. Io credo di conoscerla. Sa’ Prima l’ho vista, al supermercato e mi sono detto certa di averle parlato in passato, da qualche parte. E forse ho capito anche dove”Annuisco, senza pronunciare nemmeno una sillaba. Ti guardo. Rimango in attesa che tu prosegua. Porto il mio sguardo sul tuo seno che affiora nelle sue prosperose forme attraverso la camicetta. Arrossisci. Con la mano fai il gesto di chiudere. ‘Mi sono convinta che lei sia una persona che ho conosciuto otto anni fa a Reggio Emilia. Facevo la tesi all’ospedale giudiziario e ho trascorso lì qualche settimana.’
    
    Io sono ovunque. Non solo qui. In ogni galassia. In ogni istante del tempo. Io sono ovunque e per sempre.
    
    Penso ‘Togli la mano’. La togli. ‘Ora appoggia la mano sul tavolino.’.Appena lo fai, te la prendo. Vibri. Non ti opponi. La testa ti sta girando e i tuoi sensi si sono accesi. Mi stai sentendo, e ti sto ubriacando di me. Il pulsare del tuo cuore mi attraversa. ‘E’ possibile. Io sono sempre in giro per lavoro. Può anche darsi che io sia stato pure lì’. Penso’ Ora allarga le gambe’. Apri gli occhi in preda allo stupore, come a chiedermi ‘Qui? Davanti a tutti? Siamo in un bar!’. Penso’Uno. Due. Tre…’Non mi fai arrivare al quattro, questa volta. Obbedisci. ‘Nessuno ci sta vedendo. Fidati di me e lasciati fare tutto.’ Infilo la mia mano sotto la tua gonna. Sollevo con l’indice le mutandine poi metto le dita in ...
    ... mezzo. Voglio sentire quanto sei bagnata. Infilo una falange del medio tra le tue labbra. Lo sei moltissimo.
    
    Ogni mio pensiero &egrave imperativo. Ogni mio capriccio &egrave legge. Io sono caos primordiale di tenebre e di luce.
    
    Rimani ferma, mentre tolgo la mano. Sei rossa come un peperone. Sei ammutolita e ti guardi in giro. Nessuno ci ha visti. Senti di aver perso il controllo della situazione. Hai paura di me. Ti alzi.
    
    ‘Forse &egrave meglio che io vada via. Mi sono ricordata che ho un impegno oggi pomeriggio’
    
    Penso’ Torna indietro e siediti’ Esci dal bar. “Uno. Due. Tre.” Rieccoti qui. Mi guardi con occhi enormi. Prima di sederti mi rimproveri severamente: “Lei non si deve più permettere”. Annuisco, sorridendo. “Mi dica. Cosa si ricorda di me?” Ti torni a sedere. ” Lei si chiama Marco Petrai, era uno dei pazienti più interessanti. In carcere la chiamavano “God”. Al tempo era convinto di essere Dio. Le ho fatto una lunga intervista. Sul suo caso ho fatto la mia tesi di laurea. E’ sicuro di non ricordarsi di me?”
    
    ‘Mi segua a casa mia. Voglio mostrarle alcune cose.’ Il tuo cuore inizia a battere all’impazzata. Non riesci a dirmi in alcun modo di no. Mi alzo e sorrido.”Prego. Dopo la riaccompagnerò qui”.
    
    Il primo capitolo di questa storia &egrave completamente opera di fantasia, ed &egrave tratto dal mio blog.
    
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    Simile a un dio mi sembra quell’uomo che siede davanti a te, e da vicino ti ascolta mentre tu parli con dolcezza e con incanto sorridi. E ...