1. Impasto di tinture


    Data: 14/03/2019, Categorie: Sensazioni Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... me interamente nuda, si piegò per raccogliere la tavolozza che avevo appoggiato sul pavimento sfregando la mano, dato che gioendo introdusse la mano umidiccia dalla tempera dentro la maglietta, massaggiandomi e sporcandomi prima il torace in ultimo l’addome.
    
    Io ero interamente adagiato e incustodito tra quelle due donne, ciò nonostante non potevo essere talmente inoperoso, in quel momento non avendo l’opportunità delle mani intinsi il naso, la bocca e la barbetta sulla tavolozza in mano a Josephine e con un movimento repentino le introdussi la faccia in mezzo alle tette, successivamente sul collo creandole delle striature di colore celeste. Josephine rimase meravigliata dalla mia iniziativa, tuttavia anziché tirarsi indietro, gioendo s’avvicinò maggiormente accanto appoggiandomi le tette di fronte al viso. Erano talmente accostati che non ero in grado d’osservare la mimica di Josephine, ma percepii che le mie due amiche si stavano attualmente sbaciucchiando entusiasticamente sopra la mia testa. Mirella in quella circostanza mi lasciò le mani e da ultimo svincolato fui in grado di gettare le braccia al collo di Josephine, che era lì dinanzi a me mentre stimavo la mollezza della sua epidermide. Proseguii a sbaciucchiare le tette e con le mani la cinsi da dietro godendomi la pienezza delle sue chiappe, dopo risalii e approdai sempre più in giù fino a iniziare a captare l’incavo del didietro, continuai a scendere e raggiunsi il paradiso, perché con una mano le massaggiai ...
    ... l’orifizio del culetto e simultaneamente con l’altra iniziai a ispezionare approfondendo la sua fremente e vogliosa pelosissima fica. Josephine stava frignando di piacere, sicché proseguimmo in questo ruolo per diversi minuti, allorquando Mirella passò davanti, fece spostare Josephine e sogghignando sostenne:
    
    ‘Coraggio, adesso scarceriamo e sganciamo l’adorato pennello del nostro simpatizzante’.
    
    Josephine mi sfilò la canottiera durante il tempo in cui Mirella mi sbottonava i calzoni, in tal modo rimasi totalmente denudato e disadorno con una fantastica erezione in bella vista, ma coperto sul torace e sul dorso di svariati colori. In quel momento ci fu un attimo d’inedito e d’originale disorientamento, squadrandoci in modo attonito e interdetto, su chi avesse dovuto pigliare la decisione finale, però Mirella essendo ancora l’unica infagottata, in quel frangente con risolutezza e con inverecondia intrapresi a denudare con vero piacere la mia adorata maestra di pittura. Erano attimi di silenzio quelli che sperimentavamo, perché stavamo transitando in pochi secondi dalle sghignazzate eseguite qualche istante prima, all’impudico, febbrile fermento, fino alla lasciva e viziosa provocazione totale poi. Ponderai che era affascinante seguitare nel portare avanti quel gioco, perché dopo aver svestito totalmente la mia adorata docente la feci sdraiare sull’arazzo di fronte al camino afferrando due cilindri di tempera e iniziai a spalmarle i colori sulle tette e sul ventre sostenuto da ...