1. Tra vecchi colleghi


    Data: 13/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: edipo46, Fonte: Annunci69

    ... doccia ed anche io, anche se con minore disinvoltura, uscii nudo e nudo entrai nel letto.
    
    Sdraiati nel letto cominciammo a parlare ancora un po’, finendo fatalmente per parlare di sesso. E, naturalmente, molto presto notammo che le lenzuola erano sollevate dai nostri cazzi che si impennavano.
    
    Massimo a quel punto pensò bene di accendere la tv e di sintonizzarla su un canale porno, dove
    
    un maschio cazzuto e arrapato si scopava una bella milf facendola gemere di passione.
    
    La scena era particolarmente eccitante e, senza che ci fossimo detti alcunchè, entrambi iniziammo a palpeggiarci il cazzo. Massimo disse che aveva una voglia matta di sborrare e che era un peccato non aver portato con noi le nostre mogli. Poi, con un ghigno, aggiunse sorridendo: “Pensa se fossero qui…. magari potremmo scambiarcele, eh!”.
    
    L’idea ebbe un effetto elettrico di eccitazione ulteriore, e per qualche minuto ci mettemmo a commentare le forme esuberanti delle nostre signore, entrambe in carne, tettone e soprattutto culone.
    
    Pensando anche a loro ci palpavamo con foga; affondavo le mani nelle sue natiche come fossero le chiappone della moglie; altrettanto faceva lui con me pensando al sederone di mia moglie.
    
    “Vedi”, mi disse ansimando, “possiamo fare anche da soli, con un po’ di immaginazione, arrangiandoci tra di noi”.
    
    In effetti aveva ragione, ci stavamo prendendo gusto. E quando lui mi prese in mano il cazzo, istintivamente lo imitai. Una masturbazione lenta, poi più frenetica, ...
    ... che presto ci fece gemere di un piacere languido. Ansimavamo vicini; istintivamente avvicinammo le bocche e, continuando a masturbarci, cominciammo a limonare.
    
    Non so era l’effetto del vino bevuto o della situazione inebriante che si era venuta a creare. Sta di fatto che avevamo cominciato a baciarci, incrociando le lingue e scambiandoci la saliva.
    
    Ormai eravamo in calore, ci abbracciavamo e ci palpavamo vogliosi coi cazzi che scalpitavano schiacciandosi l’uno contro l’altro. Massimo lasciò la mia bocca, si abbassò un poco e si mise a succhiarmi con foga i capezzoli, regalandomi brividi irresistibili; poi scese ancora un po’, soffermandosi a leccarmi l’ombelico, prima di affondare la sua faccia tra le mie cosce e prendermi il cazzo scoppiettante in bocca.
    
    Era la prima volta che mi capitava una cosa del genere, ma il piacere era così acuto che sentii urgentissima la voglia di farlo anche io. Mi girai su me stesso e, afferrato subito il suo bel cazzo, me lo imboccai e cominciai a succhiarlo furiosamente.
    
    Un sessantanove troppo bello e travolgente per durare molto. Nel giro di pochi minuti esplodemmo la nostra sborra l’uno nella bocca dell’altro e, senza avere neppure un attimo per pensarci, la ingoiammo: lattiginosa ed amarognola, ma in fondo gustosa come uno yogurt.
    
    Ci rimettemmo sdraiati l’uno vicino all’altro e restammo abbracciati, con gli occhi socchiusi, senza dirci nulla per dieci minuti, ma continuando a sfregarci e a coccolarci.
    
    Fu Massimo a rompere ...