1. Galeotta fu la palestra (parte 1)


    Data: 12/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Lupen77, Fonte: Annunci69

    ... eccitazione e non sapevo se sarei riuscito a tenerla a bada, e così di scatto mi voltai frontalmente verso di lui!
    
    Lo sgamai subito con gli occhi puntati sulle mie chiappe, ahahah! Lui sollevò immediatamente lo sguardo sorridendomi e piantandomi i suoi profondissimi occhioni neri nei miei: che bello che era… a quel punto decisi di passare all’attacco io, mettendo da parte la mia timidezza, iniziando a scendere poco a poco con lo sguardo.
    
    L’acqua scorreva sull’incavo delle sue clavicole per poi scendere e dividersi tra i suoi prominenti pettorali, i capezzoli erano grandi e morbidi di un rosa chiaro, stupendi… il suo corpo brillava per il candore della sua pelle, e per effetto della sua depilazione total body.
    
    Gli addominali erano appena accennati e poi proseguivano verso il basso ventre dove c’erano gli unici peli presenti sul suo corpo: un trapezio rovesciato, disegnato e curato, di pelo pubico nero accorciato sotto il quale un pisellotto candido, non di eccessiva lunghezza ma di diametro importante pendeva appoggiato ad una voluminosa sacca dei coglioni, che sodi, iniziavano a rilassarsi per effetto dell’acqua calda, e la forma di una cappella di importante dimensione si delineava coperta dal prepuzio… che visione spettacolare…
    
    In quel mentre mi accorsi di aver indugiato troppo sulle sue splendide fattezze, sollevai lo sguardo ed incontrai i suo occhi e il suo sorriso… chissà se anche lui aveva scrutato il mio corpo, mentre io mi ero perso nell’osservare il ...
    ... suo.
    
    D’istinto chiusi la doccia, e imbarazzato mi diressi verso la sauna, sbattendo la porta dietro di me, con la speranza che lui sentisse… e mi seguisse.
    
    Entrato dentro la sauna venni avvolto subito dal tepore e mi appoggiai in piedi alla parete, socchiudendo gli occhi e cercando di riprendermi da quanto appena avvenuto, ma non ne ebbi il tempo… la porta si aprì ed entrò lui, che mi sorrise…
    
    “Ciao…” mi disse…
    
    “Ciao, beh, comunque io sono Alessio”
    
    “Michele, piacere” e ci stringemmo la mano… poi si sedette di fronte a me sugli scalini di pietra…
    
    “Da dove vieni?”
    
    “Vivo a Torino da 5 anni, ma sono di origine calabrese” mi rispose.
    
    “Immagino che tu appartenga a qualche forza dell’ordine, siete in tanti a venire in questa palestra”.
    
    “Ebbene sì, sono poliziotto e mi hanno trasferito qui a Torino 5 anni fa”.
    
    La nebbia di vapore all’interno della sauna sembrava ovattare il tutto, anche la nostra conversazione, eravamo visibilmente emozionati.
    
    Michele, seduto com’era, si era piegato col busto in avanti e con gli avambracci appoggiati sui suoi gamboni depilati, coprendomi cosi la visuale delle sue parti intime: potevo solo scorgere l’attaccatura del suo trapezio pubico e, sotto le mani incrociate e protese in avanti, i suoi grossi ovuli iniziavano a pendere oscenamente, cazzo se erano davvero grossi…
    
    Lui aveva il mio ambaradan a mezzo metro dalla sua faccia e in modo spudorato durante il nostro breve dialogo lo aveva fissato più e più volte.
    
    Poi ...