1. Galeotta fu la palestra (parte 1)


    Data: 12/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Lupen77, Fonte: Annunci69

    ... barba nera curata, labbra carnose, naso dritto, sopracciglia curate e due profondissimi occhi neri. Nell’insieme davvero un bel ragazzo.
    
    Mi capitò di incontrarlo una sera in settimana dopo pochi giorni, si stava allenando credo insieme ad un suo commilitone, mi lanciò solo un paio di occhiate furtive, e pensai che non volesse farsi sgamare, essendo in quel momento la palestra molto affollata. Ebbi modo anche di sentire la sua voce, un bel vocione con forte accento meridionale, ma non riuscii a identificare l’esatta regione di provenienza, data la musica alta che risuonava all’interno della palestra.
    
    Poi dopo un mese circa ci fu il nostro primo contatto: era sempre una domenica di tarda mattina, io ero sul finire del mio allenamento quando lo vidi entrare in sala pesi: per fortuna anche in quel frangente c’erano pochi clienti e si apprestò a fare i sollevamenti col bilanciere sulla panca, si voltò e mi chiese se potevo dargli assistenza nell’esercizio: mi avvicinai a lui col cuore in gola e lo aiutai, ma non ci dicemmo nulla, forse vinti dalla reciproca timidezza, tuttavia parlarono i nostri occhi: che emozione poter ammirare i muscoli delle sue braccia flettersi e mettersi in evidenza e vedere che nello sforzo continuava a fissarmi e a sbuffare… solo quando ebbe finito l’esercizio, si sollevò in piedi, ringraziandomi e toccandomi il braccio con fare maschio. Io abbozzai un sorriso di circostanza in preda alla mia atavica timidezza, sorriso al quale lui contraccambiò. ...
    ... Mi ero perso nei suoi occhi e avevo la testa in subbuglio: che davvero ci stesse provando con me?
    
    Ne ebbi la conferma la domenica successiva: quella mattina andai in palestra più tardi del solito, e questa volta fui io a trovarlo già in sala pesi, dallo specchio mi vide arrivare, si voltò, mi sorrise e mi salutò. Ottimo inizio pensai.
    
    Durante l’allenamento capitò diverse volte che i nostri sguardi si incontrassero, ma non ci fu nessun contatto, fin tanto che mi diressi allo spogliatoio. Mi denudai e mi diressi alle docce: è sempre una splendida sensazione sentire il getto dell’acqua calda sul proprio corpo dopo un’intensa attività sportiva, e mentre ero assorto in questi miei pensieri, sentii alle mie spalle aprirsi il soffione della doccia di fronte alla mia e pensai:”Con tutte le nove altre docce vuote che ci sono, chi cazzo è che si va a mettere proprio in quella di fronte alla mia?”.
    
    Così voltai solo la testa e mi venne un coccolone: era lui, nudo, messo di spalle che aspettava che l’acqua venisse calda per poter poi fiondarsi sotto il getto.
    
    “Cazzo!!! E mo che faccio?”, così pensai tra me e me, voltando la testa di nuovo verso il muro e cercando di tenere a bada le mie emozioni.
    
    Sentii che doveva essersi messo sotto il getto dell’acqua in quanto la doccia emetteva un rumore differente e discontinuo.
    
    Non mi vergognavo di mostrarmi nudo di fronte a lui, per fortuna ho sempre avuto un buon rapporto col mio corpo… più che altro ero preso da una sorta di ...