1. Il crociato e il giovane berbero


    Data: 09/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti

    ... tempo di proferire verbo o di cercare una scusa banale.
    
    L’arabo si avvicinò, sempre guardandolo negli occhi, fino a che i nasi furono così vicini da toccarsi, fino a che le bocche furono così vicine da sfiorarsi, fino a che gli aliti si fusero in un solo respiro.
    
    Si avvicinò ancora e appoggiò la fronte a quella del vecchio uomo, chiuse gli occhi e dischiuse la bocca, Ildebrando dischiuse la sua, le labbra si toccarono, le lingue si toccarono, un fremito di eccitazione lungo la spina dorsale ed ad entrambi gli uomini, in mezzo alle gambe cominciarono a rizzarsi i membri, che puntarono uno contro l’altro come daghe d’acciaio pronte ad incrociarsi in battaglia, ma sarebbe stata tutto un altro genere di lotta, quella cui stavano andando incontro.
    
    L’arabo prese il cristiano per mano e lo invitò a sedersi con lui sulla pelliccia di montone, lo fece sedere standogli dietro, in modo che volendo potesse appoggiarsi con la schiena al suo petto.
    
    Ildebrando era impacciato, non aveva mai pensato di poter giacere con un uomo, ma la sua vita ormai non aveva più nulla a che vedere con quello che era stata fino a qualche anno prima.
    
    Una volta che furono seduti sul morbido giaciglio il ragazzo gli sfilò la tunica dall’alto, liberando il possente torace, il pene liberato anch’esso mostrava già tutto il suo interesse per l’insolita situazione.
    
    Mohamed prese da un vaso un olio profumato e si sfregò le mani una contro l’altra per scaldarle, poi cominciò a massaggiare ...
    ... languidamente ma con forza il corpo del crociato.
    
    I muscoli di questo cominciarono a rilassarsi e la tensione della giornata lentamente andò dissolvendosi.
    
    Mohamed restava dietro di lui e mentre lo accarezzava con le mani forti, lo baciava da dietro, il collo, poi la nuca, gli respirò intensamente in un orecchio prima di morderne delicatamente il lobo.
    
    I peli delle braccia e della schiena di Ildebrando si rizzarono eccitati, e anche il suo pene rispose nello stesso modo, ormai duro come quello del giovane.
    
    Questi si chinò portando la sua testa verso l’inguine dell’uomo, portando la sua bella bocca verso il pene che, eretto non aspettava altro di essere sfiorato da quelle labbra così carnose e accoglienti.
    
    Quando lo fecero, quando la punta del suo pene fu accolta da quelle labbra così morbide e calde, Ildebrando non riuscì a resistere e lasciò andare un lungo sospiro, un sospiro che era stato trattenuto per troppi anni.
    
    Nessuno lo aveva mai fatto godere in quel modo, non le labbra di sua moglie che lo accoglievano assai raramente e di malavoglia, non quelle delle prostitute che ogni tanto aveva frequentato.
    
    La bocca di Mohamed sembrava incandescente, era forse un demonio? Un essere malvagio mandato da Lucifero in persona per metterlo alla prova?
    
    Ma come poteva essere quando le sue labbra erano così dolci?
    
    Il crociato prese i neri capelli del ragazzo tra le dita per assecondare il suo lavoro e si abbandonò al piacere.
    
    Le mani di Mohamed accompagnavano il ...