la svizzera - un'altra serata - p.te3 - Racconti Erotici

la svizzera - un'altra serata - p.te3

... leggera spinta e la mia clito scivola dentro di lei senza fatica, tutta fino in fondo. E’ calda, accogliente, mi avvolge come un guanto, geme a fatica con voce roca esausta com’è, mi godo la vista dell’orlo del suo ano accompagnare il lento dentro e fuori della mia clito, mentre Heidi miagola.

‘Dai, vai veloce’, mi incita con voce carica di desiderio.

Un po’ mi dispiace, è così eccitante guardarle l’ano pieno della mia clito, ma le sue parole sono come un ordine, glielo devo e aumento il ritmo, il mio inguine sbatte sulle sue natiche, geme, miagola, mugugna, dice parole in tedesco, mi guarda boccheggiante.

‘Com’è? E’ caldo, accogliente? Ti piace?’, mi chiede con voce tremante desiderosa di conferme.

‘Si, tutto da scopare, sei bollente’, le rispondo.

La pompo forte, incitata dalle sue parole, dalla vista di lei, china davanti a me, le mie mani sui fianchi, le natiche allargate e la mia clito che scompare e ricompare velocemente, inebriata dall’odore del suo orgasmo sul mio viso, dal suono del mio bacino che si schianta contro il suo sedere, ogni mio senso è aggredito da Heidi che gode e geme sempre più, vorrei continuare ancora per molto e godere di tutto questo, ma non resisto.

‘Sto godendo, sto godendo!’, le dico.

Si divincola, mi scanso levandomi il preservativo, lei è in ginocchio, il viso a pochi centimetri dalla mia clito, l’afferra e godo.

La osservo dall’alto mentre la mia clito le spruzza tutto il mio godimento sul viso, sulle guance, le ...

... labbra, spalanca la bocca per farsene arrivare sulla lingua, socchiude gli occhi mentre usa la cappella per spalmarsi sulle labbra e sulle guance le ultime gocce che stancamente escono, rigagnoli di sperma le scivolano sulle guance, non aveva mai giocato così prima, dice, ma vuole recuperare. E’ così piacevole ed eccitante sentire la sua pelle viscida, imbrattata del mio orgasmo, scivolare delicatamente sotto la mia cappella.

Stanche, svuotate, distrutte, imbrattate dei nostri orgasmi, l’aria è satura dell’odore pungente di sperma, Heidi è seduta svaccata sul divano a gambe larghe, lascia cadere la testa all’indietro sullo schienale e ancora ansima, il viso sporco, la camicia e le calze macchiate, si sfila le scarpe e si rilassa.

Anche le mie gambe ormai non reggono più e mi siedo dall’altra parte del divano.

‘Basta, non ce la faccio davvero più, non ho più forze, ma è stato bellissimo’, dice, si volta e continua, ‘E’ buona sai? La mia non mi piace, ma sentire la tua crema in bocca mi è piaciuto davvero tanto.’

‘Già, è così anche per me’, le dico.

In effetto non mi ha mai sfiorato l’idea di assaggiare il mio sperma dopo essermi masturbata, trovo fastidioso anche l’odore, ma la musica cambia una volta che sono sui tacchi e magari mi sto gustando una clito, c’è quella sensazione di porcaggine che mi prende e tutto cambia radicalmente, non è più sperma, ma crema calda con cui mi piace giocare, sentirmela arrivare addosso, guardarmi in uno specchio imbrattata e sentirmi ...