1. Cenerentolo - 1


    Data: 01/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... senza niente? Qui almeno aveva un letto, aveva un piatto di minestra, aveva un angolo di focolare.
    
    Fu in quel momento che sentirono bussare con forza al portone. Si guardarono in faccia. Chi poteva essere? Cenerentolo fece per alzarsi.
    
    “Tu sta lì! – gli ordinò il barone con disprezzo – ché se ti vedono in quelle condizioni, ci fai vergognare tutti.”, e impettito, sistemandosi il collo della camicia sotto il farsetto, si avviò ad aprire.
    
    Fu sentito parlottare con qualcuno all’ingresso, poi l’uomo si ripresentò correndo, saltando, battendo le mani e agitando una pergamena dorata.
    
    “Ragazzi, ragazzi, - boccheggiò tutto eccitato – il Principe… un ballo a corte…”
    
    “Calmati, padre, - disse Germano – cos’è successo? Perché sei così agitato?”
    
    “Non sono agitato, figlio mio… figlioli miei… - disse il barone, sedendosi e continuando ad agitare le mani – Sentite questa: il Principe, stasera, dà un ballo a Corte e siamo tutti invitati! Ma ci pensate? Siamo invitati!”
    
    Altroché se ci pensavano: tutti conoscevano i gusti bizzarri del Principe e sapevano che, nonostante fosse sposato con la Principessa Belcolore per ovvi motivi dinastici, in realtà i suoi gusti erano diretti verso tutt’altra mensa… ci siamo capiti.
    
    Ultimamente l’amante ufficiale, un baldo tenente degli Ussari, era stato liquidato, per cui era ovvio a tutti che il ballo era stato indetto per permettere al Principe di scegliersi un nuovo favorito. E quale mente umana è in grado di immaginare le ...
    ... implicazioni di essere il nuovo favorito del Principe? Il cervello di Germano e Tarvisio cominciò a girare come una calcolatrice impazzita! Abiti eleganti, feste a Corte, crociere per i sette mari sul panfilo reale… regali principeschi, battute di caccia… Ma non meno freneticamente girava il cervello del barone: raccomandazioni a Corte, regalie, favori e la soddisfazione di sentirsi bisbigliare alle spalle: “E’ il Barone di Culignac, quello, il padre del Favorito…”, e già si vedeva il palazzo rimesso a nuovo, le cantine piene dei vini migliori, la tavola imbandita delle più prelibate vivande…
    
    “Ragazzi, - disse ai suoi due figli – state pensando a quello che penso io?”
    
    I due non risposero, ma gli si voltarono con gli occhi colmi di radiose certezze.
    
    “Uno di voi due, - sibilò il barone – uno di voi due dovrà essere il nuovo favorito e dovrà pensare alla famiglia. Giuratelo!”
    
    Nel turbinio delle loro gaudiose aspettative Germano e Tarvisio giurarono che chiunque fosse stato il prescelto, avrebbe pensato al benessere della famiglia.
    
    Cenerentolo era rimasto in disparte, ascoltando quei discorsi tormentato dall’angoscia. Alla fine si fece coraggio:
    
    “E io, padre?”, disse con voce tremante.
    
    “Tu, cosa?”, tuonò il barone.
    
    “Potrei venire pure io al ballo del Principe?”
    
    Un boato di risate accolse la timida domanda.
    
    “Tu?”, fece il barone, asciugandosi le lacrime.
    
    “Tu?”, fecero Germano e Tarvisio uno con la gola strozzata dal riso e l’altro che a
    
    momenti se la ...