1. La gita (reissue)


    Data: 26/02/2019, Categorie: Autoerotismo Lesbo Sensazioni Autore: Adamo_Effe, Fonte: RaccontiMilu

    Ti immagino qualche tempo fa, ai tempi della scuola, in una di quelle gite scolastiche che si fanno prima della maturità, quando per le prime volta si dorme fuori casa.
    
    E alla sera, dopo cena, il momento più bello. C’&egrave chi &egrave uscito per andare a ballare, c’&egrave chi si &egrave appartato per farsi una canna, c’&egrave chi, come te, &egrave rimasto in albergo per passare una serata in compagnia.
    
    Ti vedo nella camera di una tua amica ridere e scherzare con gli altri, apparentemente spensierata, ma con in testa una sola eccitante idea: trasgredire sul serio.
    
    In un gruppetto di una decina tra ragazzi e ragazze, sei l’unica che si &egrave già preparata per la notte e sei vestita con una corta sottoveste di seta che nasconde una canottierina leggera, le mutandine, il reggiseno ed un paio di grossi calzini.
    
    I capelli però sono ancora sciolti ed il trucco non &egrave stato del tutto rimosso, in modo tale da lasciare quel po’ di rossetto e di rimmel che ti fa sembrare più grande e più sexy. Una spallina della sottoveste &egrave giu’, così da far uscire spavaldamente la spalla nuda e profumata della tua fragranza preferita, quella per le grandi occasioni.
    
    Si scherza, si ride, ci si prende in giro, vola qualche cuscino ed ogni occasione &egrave buona per andare a gambe all’aria e mostrare le splendide cosce nude e le mutandine di pizzo, per poi tirarti su, un po’ spettinata, ma più provocante che mai.
    
    Ed assapori l’eccitazione dei tuoi amichetti che, ...
    ... di fronte a tanta grazia ed in virtu’ della loro giovane età, ti ammirano estasiati ed increduli. E ti piace.
    
    E’ fin troppo scontato che, tra una bottiglia di Martini ed una di Vodka alla pesca, a qualche maschietto venga l’idea di fare una partita a strip poker. La cosa, come vuole la miglior tradizione, finisce normalmente con un nulla di fatto. Ma quella volta, era il tuo momento. E non te lo potevi far sfuggire.
    
    Ti serviva però un alibi. Vista la tua giovane età ti seccava un po’ rivelarti così sfacciatamente… Ma &egrave stato facile: bastava far credere di aver bevuto un po’ e tutto si poteva fare… Ecco che allora prendi in mano la situazione (e la bottiglia per fingere) e sostieni apertamente l’idea di giocare.
    
    Il gioco inizia ancor prima di gettare le carte: il tuo amico rilancia sostenendo che tu e le tue amiche parlate tanto… ma poi non sareste disposte a togliervi nulla. Tu cogli la palla al balzo e spergiuri che la partita sarà seria, costi quel che costi, fino all’ultimo indumento. Le tue amiche ti sostengono, &egrave diventata una questione di orgoglio… E la partita inizia.
    
    Di tanto in tanto fai il gesto di bere un po’ e fingi di essere su di giri a causa del Martini. Parti svantaggiata, visto che gli altri sono tutti più vestiti di te, e per toglierti i calzini e la sottoveste non &egrave servito perdere di proposito.
    
    Dopo qualche piatto meno sfortunato, senti che &egrave giunto il momento di divertirti. Mandi giu’ una sorsata di Martini, cambi ...
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