Infermieri a domicilio
Data: 23/02/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Amreck, Fonte: Annunci69
... lenzuola in caso di “incidenti”. – mi dice sorridendo. Io sono decisamente imbarazzato. Dopo il lenzuolo di gomma, Marc, ricopre anche coperte e cuscino, mettendo poi una specie di telo assorbente nel posto dove andrò a sdraiarmi io. Mentre continuo a guardare, e la preoccupazione cresce, Marc estrae una serie di tubi, pomate, assorbenti e strumenti vari, disponendo le cose sui vari tavoli che ci sono nella mia camera. Dopo un quarto d’ora circa, colori a parte, la mia camera ha assunto l’aspetto di una vera e propria stanza di ospedale. In quel momento rientra Stephan. Ha una tenuta verde da infermiere di sala operatoria e porta un lungo camicie verde, aperto sulla parte posteriore.
- Tutto a posto? – dice controllando la stanza.
- Tutto a posto. – risponde Marc, finendo di sistemare una gigantesca pera di gomma sul tavolo.
– Ora mi cambio anch’io e poi cominciamo-. Anche lui sparisce nello spogliatoio, mentre Stephan si siede di fronte a me, estraendo un blocco di appunti.
- L’anamnesi è molto semplice. – dice in maniera professionale- Tu sei un paziente cronico. Non devi muoverti e non devi mai lasciare il letto. Al resto pensiamo noi. O.K.? – io annuisco, deglutendo. In che guaio sono andato a cacciarmi? Stephan posa blocco e penna.
- Va bene, la stanza è pronta. E’ ora che ci occupiamo del paziente. Alzati, spogliati completamente e indossa questo. – mi porge uno di quei camici da ospedale aperti sulla schiena. – Io e Marc torniamo subito. – sparisce ...
... nello spogliatoio.
Io mi spoglio e indosso il camice. L’orlo arriva appena a coprimi le natiche. Ho anche un po’ di pancia… maledizione! Perché diavolo non ho cominciato prima a far ginnastica? Smettila! Già mi vergogno abbastanza…
Mi sdraio nel letto e rimango ad aspettare.
Dopo un paio di minuti la porta della camera si apre e i due entrano. Adesso Marc è vestito esattamente come Stephan. Si dà da fare aprendo confezioni e pacchetti, mentre Stephan si avvicina al letto. Mi sorride e mi dice con calma quello che succederà. So che non dovrei, ma sento immediatamente qualcosa che si drizza in mezzo alle gambe. Il camice adesso sembra una maledetta tenda dei boy-scout! Come se non fossi stato abbastanza imbarazzato. Stephan estrae uno sfigmomanometro. Mi infila il bracciale al braccio destro e mi prova la pressione. Marc ha finito di fare quello che stava facendo è adesso è in piedi, composto, pronto ad eseguire gli ordini. La stanza è molto silenziosa, si sente solo il sibilo dell’aria che esce dalla valvola dello sfigmomanometro. Stephan è concentrato e ascolta al fonendoscopio. Alla fine sorride mi sfila il bracciale.
- La pressione è un po’ alta, ma la cosa è comprensibile, vista la situazione. Adesso fammi dare un’occhiata…- così dicendo, si infila un paio di guanti in lattice da esplorazione, e con un gesto deciso sposta le coperte mi alza il camice, scoprendomi completamente. Io chiudo gli occhi e cerco di rilassarmi. Dopotutto sono qui per questo, no? Sento le ...