1. Batteria


    Data: 19/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: LPXX, Fonte: Annunci69

    ... “Piacere, Francesco. Grazie, grazie davvero”. “Io Marco. Ma figurati, nessun disturbo, sono cose che succedono.” E’ buio tutto intorno e lui è vicinissimo, sento il suo lieve profumo, caspita… bell’esemplare di maschio, niente da dire. Non altissimo, fisico eccitante nella sua normalità, mani sottili e movenze sicure. Sento già un’erezione decisa, che mi toglie ogni dubbio. Maledizione, la sua auto riparte al primo tentativo: evaporano così in un istante tutte le idee che mi stavo facendo mentre lo guardavo trafficare ed allora decido di giocarmi l’unica opportunità che ho. Chiamo casa e dico ad alta voce che avrei ritardato. “Quanto?” “Mah.. un’oretta. Cenate intanto, e non preoccupatevi.” Falso e bugiardo! A casa sarei arrivato in dieci minuti ormai, ma ho voluto mandare un messaggio chiaro a chi doveva sentirsi in debito...
    
    “Come posso ringraziarti? Se non era per te stavo qua in attesa di mia moglie e per di più sarei dovuto tornare poi a recuperare la macchina. Ti va un caffè? Hai tempo?”. “Certo, volentieri! Andiamocene da qua, ti seguo.” E ora voglio vedere. Se mi porta in un bar amen… e invece no, parcheggio sotto casa sua.
    
    Ci infiliamo in ascensore e poi nel suo appartamento, mi sorride. Il caffè è pronto velocemente, chiacchiere vaghe e fintamente rilassate. Gli sguardi sono inequivocabili, si tratta di capire come rompere quel po’ di imbarazzo che ci trattiene. Francesco fa il giro e si appoggia alla tavola in piedi, vicinissimo a me che sono invece seduto ...
    ... e aggiunge “scusami anche per i fari quando ci siamo incrociati, ero lì da un po’ con una voglia pazzesca, e quando mi viene non capisco più nulla…” Lo osservo bene, la sua asta è rigida, e non fa niente per nasconderlo. “Non so cosa fare per ringraziarti… ma…. sei davvero sicuro che basti un caffè….?”
    
    Provocatore. Mi alzo d’istinto, senza pensarci gli afferro il viso e le nostre bocche si uniscono, è la mia lingua a per prima violare il suo spazio ma immediatamente poi sento la sua che mi esplora con decisione. Senza staccarsi da me si accomoda meglio sul tavolo, divarica un po’ le gambe e mi tira a sé, sento il suo sesso e lui il mio, con le mani mi tiene e mi allarga dolcemente il culo. La voglia esplode, lo distendo di schiena e finalmente scopro il suo membro rigido e bagnato. Un’asta non grande, anzi sottile, ma diritta e rigida. Una cappella tornita, una lancia di dimensioni più grandi del corpo slanciato che la sostiene. Un’arpione, di quelli che ti fanno impazzire di piacere, ogni volta che entrano ed escono. Lo succhio avidamente, geme e si inarca, seguo i suoi leggeri movimenti e decido di portarlo al limite, ma non oltre. Lo voglio dentro e se non me lo propone lui lo farò io.
    
    Ottima strategia, mi supplica di fermarmi. Si rialza, mi prende la mano e mi porta verso il divano. Ha un’erezione stupenda. Cerca forsennatamente dentro la tasca della giacca e tira fuori un preservativo e del lubrificante. Mi abbasso pantaloni e boxer, lo raggiungo, e lo sbatto a ...