1. I nuovi vicini di casa


    Data: 07/11/2017, Categorie: Tradimenti Autore: single80fe, Fonte: Annunci69

    ... sono d’accordo.
    
    Mi insaliva la cappella, velocemente, giusto per mettere in scena la saliva in bilico sul glande, a beneficio del suo ragazzo.
    
    Apro la porta, a cazzo nudo. - Buongiorno, Daniele - mi fa lui allungando la mano per stringermela. Ricambio il saluto. - Vedo che Agnese non mi ha aspettato.
    
    - No, amore, sai che sono molto golosa. Ora mettiti buono e seduto, e tirati giù i pantaloni. Per fortuna Daniele è uno di noi.
    
    - Uno di voi? - cerco di capire a che gioco stanno giocando.
    
    - Anzi, Daniele, tu accomodati sul divano, il caffè se lo fa Alberto, possiamo?
    
    - Certo, Alberto fai pure, io seguo Agnese.
    
    - Sì, va bene, Daniele, quello che vuoi. Ma se vuoi un consiglio, dopo un po’, prendi in mano la situazione, abbiamo sentito che lo sai fare.
    
    Questa mattinata afosa si sta rivelando meglio del previsto.
    
    - Vedi Daniele - e mentre mi parla si inginocchia tra le mia gambe spalancate sul divano - Alberto è cuck, forse un po’ bi, ma non gioca mai. Gode dell’astinenza e dei miei ordini, avrai capito il gioco, non sei l’ultimo arrivato.
    
    - Sì certo, dio, sei, fottutamente, brava - cerco di biascicare tra la sostanza e la sua bocca, che avvolge la mia cappella, giocando con la lingua, tra una parola e l’altra.
    
    - Quindi quando abbiamo iniziato a spiarti, non ci credevamo - e intanto lo fa scivolare nella bocca, sempre più intensamente. Io gemo.
    
    Ad ogni parola lascia scivolare saliva sul mio cazzo, sempre più duro, grosso, pronto e reattivo per una ...
    ... selvaggia fantasia che si sta realizzando.
    
    - Un vicino di casa che potrebbe giocare con noi, quando abbiamo voglia.
    
    - E io - e infila completamente il mio cazzo nella sua gola, senza nessun conato ma facendomi sentire la cappella avvolta - ho voglia spesso - dice sporca di saliva. Le prendo il viso e la porto a baciarmi. Sento il sapore del mio cazzo sulla sua bocca, mi eccita vederla così troia da allungare la mano dentro gli short e iniziare a masturbarsi.
    
    - Non ce la facevi più, eh, troia? - Conosco il gioco, voglio il gioco, sento l’odore della sua figa bagnata attraverso gli short.
    
    - Aspetta un attimo, a farlo uscire, porco, il lato dominante: fa caldo, lasciami fare. - E mi appoggia le mani al petto, forte, schiacciandomi sul divano e allargandomi, poi, le gambe. - Voglio gustarti per bene - e mi prende in mano il cazzo, chiudendo le dita sulla cappella, coprendola e scoprendola lentissima, avvicinando le labbra - o hai fretta? - sillaba lentissima avvicinando la lingua al buchetto. E poi scorre sul frenulo e a me sembra di impazzire.
    
    - Ti odio
    
    - Invece mi ami, lo sento sul tuo cazzo - e lo stringe forte, alla base, schiacciando i testicoli ormai pieni e facendolo svettare, rosso e grosso - sì, mi fermavo a guardare la tua sega del mattino, sborrarti sulla pancia e andavo a lavorare bagnata. - E la sega lentissima prosegue, mentre lei mi parla. - Alberto? Oh, bravo, hai capito, ti stai segando.
    
    Cazzo, tanto preso dalle mani e dalla bocca di Agnese, ...